“Enrico Letta pensa di trovare un titolo per le agenzie attaccando il mio governo. Qualcuno gli dovrebbe ricordare che in questo momento il suo esecutivo siciliano, quello a guida Pd cacciato dagli elettori nel 2017, è alla sbarra perché ritenuto espressione di una associazione a delinquere”. Lo ha scritto sui social Nello Musumeci, rintuzzando gli attacchi del segretario nazionale del Pd. “Taccia, dunque. Quando, a giugno, gli amministratori di sinistra saranno spazzati via anche da Palermo, Letta si pentirà di aver usato toni indegni per un presunto leader moderato”. Intervenuto all’Assemblea programmatica di Fratelli d’Italia, in corso a Milano, Musumeci ha parlato anche della ricandidatura: “Ho affidato a Meloni la soluzione del problema siciliano, qualunque essa sia”. Così il governatore ha risposto a chi gli domanda se fosse disponibile a correre da solo in caso in caso di mancato accordo nel centrodestra. Detto questo, Musumeci si dice ottimista: “Sono convinto che alla fine prevarrà il buon senso da parte di tutti i leader del centrodestra. Sto governando con tutti, al livello locale siamo uniti. Quindi credo sia una battaglia che leggo solo sui giornali. Ringrazio FdI per la fermezza e la tenacia con cui stanno perorando questo diritto, cioè che un uscente che abbia lavorato, che sia una persona perbene, e da noi in Sicilia è una cosa che costa, non sia sostituito”.