Entro la fine dell’anno, verosimilmente per la metà di dicembre, lo scrittore e saggista Pietrangelo Buttafuoco diventerà il nuovo (designato) presidente della Fondazione Biennale di Venezia. Lo scrive Paolo Conti sul Corriere della Sera. Ormai non è più una indiscrezione: tra gli addetti ai lavori la nomina viene data con sicurezza, questione di giorni. Il mandato dell’attuale presidente, Roberto Cicutto, insediato nel febbraio 2020 e indicato dall’allora ministro Dario Franceschini, scade ufficialmente il 2 marzo 2024. Ma sia a Venezia che nei Palazzi romani – si legge nell’articolo – tutti sanno che il rapporto tra il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e Cicutto è stato all’inizio del governo Meloni molto freddo e poi inesistente.

La nomina prevede una designazione da parte del ministro Sangiuliano e poi il parere delle commissioni Cultura della Camera e del Senato. Solo dopo questo passaggio arriverà il decreto di nomina da parte di Sangiuliano con un rituale anticipo rispetto alla scadenza di Cicutto. È la norma, nulla di straordinario. Buttafuoco può contare anche su un appoggio bipartisan: da tempo collabora alla Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine di cui è presidente Luciano Violante, ex magistrato, ex Pci poi Pds-Ds-Pd, ed ex presidente della Camera dei Deputati. Buttafuoco e Violante, da tempo amici, hanno anche curato insieme (accanto a Emiliana Marrese) il volume di saggi Pedagogia e politica. Costruire comunità pensanti (Pensa Multimedia, 2021).

La Biennale è un organismo molto complesso. Realizza la Mostra annuale del Cinema, le rassegne biennali di Arte e Architettura, il Festival di danza contemporanea, il Festival internazionale di teatro, il Festival internazionale di musica contemporanea, cura l’ampio Archivio storico delle arti contemporanee, con documenti dal 1895 in poi. In sostanza la Biennale di Venezia è considerata l’istituzione più cosmopolita e prestigiosa della cultura italiana nel mondo, molto più di un semplice biglietto da visita. Chiunque l’abbia guidata lo sa benissimo.