L’Assemblea regionale chiude i battenti in vista della campagna elettorale per le europee e il governatore Schifani tira già un sospiro di sollievo: da qui a luglio certamente non ci saranno gli agguati dei franchi tiratori e nessuno lo chiamerà dall’opposizione per rendere conto della siccità o della sanità che cade a pezzi. Lo affiancano, in questa sagra di primavera, pagnottisti e avvocati d’affari. Persino il principe dei consiglieri – un Richelieu al Ficodindia – ha fatto sapere che sospenderà i traccheggi e che si prenderà una pausa da quei fastidiosissimi richiami della Corte dei Conti che tanto lo innervosiscono. Manco a dirlo, si godranno due mesi di libertà pure i settanta deputati di Palazzo dei Normanni, un luogo della politica diventato ormai il tempio della dissipazione: “fatica senza lavoro, ozio senza riposo”. E vivranno tutti felici e contenti.