“Ritengo anacronistico parlare ancora di Ztl, diurna o notturna, in una città che sta attraversando una crisi sociale ed economica drammatica a causa di palesi e oggettive incapacità amministrative e difficoltà finanziarie, ulteriormente aggravate dall’emergenza Covid. Tra eterni cantieri, buche nelle strade, marciapiedi dissestati, mobilità urbana inadeguata, emergenza rifiuti, parcheggi inesistenti, bilanci in sofferenza, abusivismo diffuso, crisi del commercio, aumento della disoccupazione e crollo del turismo, qualcuno pensa di potere andare avanti con provvedimenti elaborati cinque anni fa in situazioni socio-economiche completamente diverse e che andrebbero completamente ripensati?”. Lo ha detto Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo dopo il pronunciamento del Tar, che ha bocciato il ricorso del 2016 contro la Ztl centrale di Palermo, presentato da circa 200 cittadini e promosso dalle associazioni Bispensiero e Vivocivile per chiederne l’annullamento.

“Già da tempo avremmo voluto, lontani dalle aule giudiziarie e dalle carte da bollo, instaurare un dialogo costruttivo con questa amministrazione che invece troppo spesso ha preferito agire unilateralmente, rifiutando il dialogo con il nervo produttivo della città e tentando di fronteggiare le emergenze – spesso invano – e senza un reale disegno costruttivamente strategico. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, confermate da un recente sondaggio che non può pesare solo sulle spalle di un sindaco ma di tutta la squadra amministrativa e burocratica”.