Il tribunale della Federcalcio ha comminato 5 anni di squalifica e la preclusione a ricoprire qualunque ruolo in ambiti federali – in sostanza la radiazione – all’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini. La decisione arriva nel merito della vicenda costata ai rosanero la retrocessione in Serie C, poi trasformata in 20 punti di penalizzazione nello scorso campionato cadetto, per irregolarità amministrative. La posizione di Zamparini era stata stralciata per un ricorso, prima accolto e poi respinto, presentato dai suoi legali che contestavano un vizio di forma. All’imprenditore friulano erano contestate diverse e gravi irregolarità di bilancio, in particolare l’operazione su Mepal, la società controllata che deteneva il marchio del Palermo e l’iscrizione nello stato patrimoniale di 5,5 milioni di crediti di imposta, col risultato di riportare quel patrimonio al valore di quasi 11 milioni contro i reali 135.

Nel frattempo, a Palermo, il giudice Bruno Fasciana (della quarta sezione del tribunale) ha allentato le misure cautelari nei confronti dell’ex presidente rosanero, costretto da mesi ai domiciliari nella sua tenuta di Aiello del Friuli: “Ora dopo quest’incubo durato sei mesi sono pronto a tornare, mi sentivo un leone in gabbia senza poter fare il presidente e l’imprenditore – commenta Zamparini – Adesso torniamo a giocare, finalmente a poter rivalermi su quanto ha fatto la federazione nei miei confronti in questi tre anni. Voglio chiedere un risarcimento di 100 milioni alla Figc che per tre anni ha controllato i miei bilanci e non ha detto nulla. Ho già dato mandato ai miei avvocati”. L’imprenditore dovrebbe comparire in aula il prossimo 18 settembre per il processo che lo vede imputato per falso in bilancio: “Non so se verrò a Palermo alla prossima udienza, ora penso solo a godermi la ritrovata libertà – conclude Zamparini – Il questi mesi di silenzio ha ritrovato me stesso, la mia spiritualità, mi sono goduto gli affetti familiari. Ora mi farò una passeggiata per i miei monti, poi da lunedì salirò di nuovo in sella. Si sbagliava di grosso chi pensava di mandare in pensione Maurizio Zamparini”.