L’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando non ci sta. La visita del rappresentante del Pd in Sicilia è servita, anche, a raffreddare l’ipotesi di un dialogo con Micciché e i moderati del centrodestra, che sulla proposta di un campo largo cominciano a ragionare seriamente: “Ma non esiste proprio… Giustificare sul piano di un fronte anti-populista un qualsiasi accordo, anche locale, fra noi e Forza Italia è un errore – ha detto Orlando -. Loro governano in metà delle Regioni con la Lega, sono la ruota di scorta del governo e stanno nel Ppe dove c’è Orban”. Nel corso di un appuntamento elettorale a sostegno di Michela Giuffrida, candidata alle Europee col Pd, Orlando che aveva chiarito che il nuovo Pd targato Zingaretti è “nettamente alternativo al governo e a Forza Italia, alleata occulta e soccorso azzurro di Salvini”. Il vice-segretario nazionale “dem” analizza anche le alleanze nate su base locale in centri importanti come Gela: “Ho letto interviste e ricostruzioni, si tratta di fantascienza. Dovremo discuterne a Roma, per fare un po’ d’ordine. Non ci può essere nessun dialogo fin quando non ci sarà una disarticolazione dei moderati dalla destra. Il Pd non farà mai la ruota di scorta della ruota di scorta”.