Sarà una festa del mondo dello spettacolo siciliano quella di lunedì 5 dicembre che, nel Teatro Brancati di Catania, segnerà il ritorno, dopo la pandemia, del Premio Domenico Danzuso (intitolato al giornalista, critico, saggista e docente catanese, per decenni punto fermo per la riflessione sui fatti culturali dalle colonne de “La Sicilia”), sia in presenza e sia in remoto, con una doppia edizione. Il premio speciale dell’edizione 2021, quella del ventennale, sarà consegnato a Francesca Ferro erede della gloriosa famiglia teatrale Ferro-Carrara, una “tra le più importanti del mondo” come sottolinea Fioretta Mari in un videomessaggio. Un omaggio attraverso Francesca, attrice di talento, ma anche Guglielmo, infaticabile regista, ai genitori Turi Ferro e Ida Carrara, “colonne” del teatro italiano della seconda metà del Novecento.

La serata, condotta da Marina Cosentino, proseguirà con la consegna dei riconoscimenti per il 2022, anch’essi realizzati dallo scultore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore Gianni Latino. Saranno premiati il regista Giovanni Anfuso (che “deve il successo alla sua concezione totalizzante del Teatro”), a Nicola Malagugini (“primo contrabbasso del Teatro Bellini di Catania distintosi ad altissimi livelli su più fronti musicali”) e Franco Buzzanca (appartenente a “una famiglia che, per oltre mezzo secolo, è stata, nei teatri di Catania e non solo, quella dei Signori della luce”).

Poi una consegna da remoto a Maricla Boggio (“autentico mostro sacro della Cultura italiana”) da sessant’anni autrice di romanzi, drammi e sceneggiature, regista e critico teatrale, e un premio alla memoria di un musicista e teatrante scomparso qualche mese addietro: Pippo Russo (“grazie alla sua grande umanità, un affascinante creatore d’armonie, non soltanto musicali”).

Il momento più scoppiettante della grande festa sarà quello dedicato a Tuccio Musumeci, “giovanotto” ottantottenne che ritirerà i riconoscimenti per due grandi spettacoli di sicilianissima matrice: il meraviglioso “Pipino il Breve” di Tony Cucchiara e Renzo Barbera, lo spettacolo catanese più celebre anche oltre le falde dell’Etna, che ha compiuto 44 anni ma non smette di mietere successi, e “La stranezza”, l’affascinante metafora pirandelliana che ha ottenuto il “Biglietto d’oro” per gli incassi e in cui il regista Roberto Andò ha saputo esaltare il teatro siciliano, dal Pirandello dei “Sei personaggi” ai piccoli attori e registi isolani amatoriali animati dalla passione per il palcoscenico. Così, al momento della consegna del premio, sul palco saliranno anche alcuni degli attori del film: Laura Giordani, Aldo Failla, Totino La Mantia e Marta Limoli.

Ma la festa del “Danzuso” coinvolgerà anche altri pianeti dello spettacolo siciliano. quello colto della danza e quello popolare, dei pupi e dei carretti siciliani. Ecco dunque i riconoscimenti per Silvana Lo Giudice (“figlia d’arte, diplomata nell’Accademia Nazionale di Roma, per anni tersicorea del Bellini, poi coreografa di importanti spettacoli, compreso, dal 2015, il “Pipino”) e per la pittrice di carretti siciliani Nerina Chiarenza (“nel 2013, a 79 anni, venne iscritta nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia come Tesoro umano vivente”).

La serata, con il coordinamento organizzativo di Vittoria Napoli, prevede anche, e la consegna da parte del Lions Club Catania Host di una Borsa di studio a uno studente meritevole dell’Accademia di Belle Arti etnea presso la quale Micio Danzuso insegnò: quest’anno a ricevere il riconoscimento sarà Calogero Arcidiacono, della scuola di scultura.

Photo credit Antonio Parrinello