In tanti hanno elogiato la mossa di Giuseppe Conte: 4,3 miliardi ai Comuni per far fronte alle necessità più impellenti dei “nuovi poveri”, creati nel laboratorio del Coronavirus. Ma non tutti sono d’accordo col provvedimento. O meglio, la Lega, con una nota alle agenzie di stampa, minimizza l’intervento del governo, bollandola come “una colossale presa in giro nei confronti dei comuni e dei nostri concittadini più in difficoltà”. Così in una nota i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali del Carroccio in Sicilia, si scagliano contro i provvedimenti annunciati ieri sera dal presidente del Consiglio per fare fronte all’emergenza economica e sociale determinata dalle restrizioni imposte per l’epidemia. “Siamo davanti ad una vergognosa elemosina fatta con i soldi dei comuni – sostengono – i 4,3 miliardi annunciati sono solamente un anticipo di trasferimenti a valere sul fondo di solidarietà, si tratta dunque di risorse dovute e già iscritte nei bilanci di previsione delle nostre amministrazioni. Le nuove risorse invece sarebbero appena 400 milioni che andrebbero ripartiti per quasi otto mila comuni, una goccia in un incendio”.

A preoccupare i leghisti sono anche le aspettative create dall’annuncio del premier tra i cittadini più in difficoltà: “E’ evidente che da lunedì ci troveremo alla porta dei nostri comuni migliaia di cittadini in difficoltà economica e purtroppo con queste risorse non saremo in grado di soddisfare tutte le richieste con l’aggravante che poi tra un paio di mesi le amministrazioni comunali non saranno nelle condizioni di garantire i servizi essenziali”. Giudizio ben diverso per il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: “Apprezziamo invece la scelta della giunta regionale che destina cento milioni veri che saranno gestiti dai comuni per l’assistenza delle famiglie meno abbienti”.

Il numero dei contagi
Il trend di crescita delle persone attualmente positive al coronavirus rimane stabile: oggi la crescita è di 3851 unità (su un totale di 5187 positivi in più). Cresce ancora il bilancio delle vittime: nelle ultime 24 ore sono morte 756 persone, portando il totale a 10.779. I guariti superano quota 13030, un aumento di 646 unità rispetto al bollettino di ieri. Il numero di casi totali italiani che hanno contratto il coronavirus tocca quota 97.689. Di questi, 73.880 risultano ancora positivi. Sono 3.906 i malati ricoverati in terapia intensiva, 50 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.328 sono in Lombardia. Dei 73.880 malati complessivi, 27.386 sono poi ricoverati con sintomi e 42.588 sono quelli in isolamento domiciliare, il 58% del totale, senza sintomi o con sintomi lievi. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.