Solo 18 degli 87 indagati per voto di scambio dalla Procura di Termini Imerese sono stati rinviati a giudizio dal gup Valeria Gioeli. Escono dal procedimento l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro, il deputato nazionale della Lega Alessandro Pagano, il capogruppo di Diventerà Bellissima all’Ars, Alessandro Aricò, oltre all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Erano tutti accusati di avere cercato di condizionare il voto alle Amministrative di Termini e alle elezioni regionali del 2017.

A queste ultime consultazioni era candidato Mario Caputo. Secondo la procura di Termini, il fratello Salvino, ex sindaco di Monreale e molto più noto come politico, avrebbe fatto credere di essere lui il candidato, per raccogliere più voti. Cosa che, secondo la procura, avrebbe costituito un inganno ai danni degli elettori, condizionando la loro libertà di voto. Tra i 18 rinviati a giudizio c’è Salvino Caputo, per un solo capo di imputazione relativo a una turbativa d’asta e l’ex sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, anche lui solo per un capo di imputazione. Le accuse di voto di scambio sono cadute. “Abbiamo sempre avuto fiducia nella Giustizia e nella Magistratura – dichiarano Salvino e Mario Caputo. Dopo una lunga attesa adesso è arrivata la sentenza di proscioglimento che ha definitivamente messo fine a questa vicenda che ha suscitato molto clamore mediatico. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicino e che hanno sempre avuto fiducia nella nostra correttezza. Un ringraziamento particolare ai colleghi avvocati Raffaele Bonsignore, Nicola Nocera e Francesca Fucaloro che ci hanno difeso con grande affetto e professionalità”.

Soddisfatto anche Totò Cuffaro: “Sono sempre stato convinto che la mia ostinata fiducia nella Giustizia avrebbe alla fine avuto ragione. Insieme alla soddisfazione per il proscioglimento resta l’amarezza per le preoccupazioni causate alla mia famiglia. Un grazie ai miei avvocati Canzone Montalbano e Reina”. A Cuffaro era contestata la corruzione elettorale in concorso con Filippo Maria Tripoli (attuale sindaco di Bagheria) perché “per ottenere il voto elettorale a vantaggio di Tripoli, candidato alle elezioni regionali del 5.11.2017″, lui e lo steso Tripoli “promettevano a Amodeo Giuseppe e Amodeo Antonino, che accettavano la promessa, l’assunzione di Amodeo Giuseppe presso l’Assemblea Regionale Siciliana; assunzione che, in effetti, avveniva”.

Toto Cordaro, infine, ringrazia “il presidente Musumeci per non avermi mai fatto mancare la sua fiducia e gli avvocati Franco Inzerillo e Dario Vecchio per aver sostenuto in maniera magistrale le mie ragioni. Il senso di questa storia? L’abbraccio ideale che dedico a tutti coloro che mi hanno voluto bene e che mi vogliono bene”.