L’unica, vera svolta arriva dalle Marche, che passa dal centrosinistra al centrodestra: il nuovo presidente è Francesco Acquaroli, di Fratelli d’Italia. Con trecento sezioni da scrutinare, ottiene il 49,1%, con un margine di oltre dieci punti su Maurizio Mangialardi (centrosinistra). Per la Meloni è il secondo colpaccio dopo aver fatto eleggere Marco Marsilio in Abruzzo. Per il resto le Regionali non regalano sorprese. Si ferma sul più bello, infatti, la corsa di Raffaele Fitto. In Puglia, dopo un testa a testa negli exit poll, Michele Emiliano prende il largo sull’eurodeputato di FdI e si conferma governatore. Un risultato, assieme a quello della Toscana, che permette a Nicola Zingaretti di conservare la segreteria del Partito Democratico e non finire sul banco degli imputati. Al contrario: è lui uno dei principali protagonisti di questa tornata elettorale.

Nella Regione “rossa” per eccellenza, infatti, Eugenio Giani supera la leghista Ceccardi (48,8 a 40,2). Il candidato di Renzi e del Pd, che non ha scaldato i cuori in campagna elettorale, cancella il desiderio ardente di Matteo Salvini di espugnare il fortino. Netta affermazione di Giovanni Toti in Liguria, dove non regge l’alleanza fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico attorno al nome del giornalista Ferruccio Sansa. La lista dell’ex berlusconiano (“Cambiamo con Toti”) è quella che raccoglie il maggior numero di consensi. In Veneto larghissima affermazione per Luca Zaia, che ottiene un plebiscito (più del 75%) e insidia la leadership del “capitano”. E’ il governatore più votato dall’istituzione delle regioni. In Campania non c’è partita: Vincenzo De Luca, dopo aver guadagnato terreno grazie all’emergenza Coronavirus, travolge il forzista Stefano Caldoro con oltre il 65% dei voti e ottiene il secondo mandato.

Fra i dati più evidenti di giornata, che potrebbero avere un riflesso anche sulla Sicilia, il risultato della Lega nel Mezzogiorno. Dove Matteo Salvini, nonostante l’impegno profuso in campagna elettorale, non sfonda. In Campania il Carroccio è la quarta lista, con il 7,9%. Medesimo risultato (dietro Forza Italia e Fratelli d’Italia) in Puglia, dove il Pd si conferma primo partito con oltre il 19%. In Veneto la lista di Zaia raccoglie quasi 40 punti in più rispetto alla Lega, che si ferma intorno al 15.

Salvini: “Governiamo in 15 regioni su 20”

“Come sempre e più di sempre, anche questa volta dico grazie ai milioni di Italiane e di Italiani che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20! E anche dove non ce l’abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia”. Lo scrive il segretario della Lega, Matteo Salvini, su facebook.

Meloni: “FdI unico partito in crescita”

“Trionfo Marche! – scrive sui social Giorgia Meloni – Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”.