Sono passati esattamente cinque mesi dal giorno in cui il secondo governo Conte ha prestato giuramento di fronte al capo dello stato e cinque mesi dopo si può dire che la quarantena in cui l’Italia è stata costretta per smaltire le tossine accumulate durante la stagione gialloverde può considerarsi ultimata solo a metà. Rispetto alla stagione del doppio, folle e nocivo populismo, l’Italia – per gli investitori – non rappresenta più, almeno nel breve termine, un rischio relativamente alle sue… L’articolo completo su ilfoglio.it