L’assessore alla Salute Ruggero Razza non accetta supinamente la decisione di Roma di declassare la Sicilia in zona arancione. “Leggo sulla stampa farneticazioni (qualche volta strumentali, qualche altra dettate dalla voglia di fare polemica a tutti i costi) in ordine all’occupazione dei posti letto in Sicilia e mi pare, quindi, indispensabile pubblicare il report settimanale utilizzato da Roma. Come vedete i nostri indici di occupazione erano ben al di sotto della soglia di allerta. E, riferendosi i dati alla scorsa settimana, essi non tengono neppure in considerazione il piano approvato dal Comitato tecnico scientifico che li aumenta ancora di più. Sono fatti, non analisi”. Nei documenti mostrati da Razza, il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia intensiva, al 25 ottobre, è al 19% (rispetto a una soglia critica del 30%), mentre il tasso d’occupazione dei posti letto dell’area medica è del 25% (l’allarme scatta in prossimità del 40%). Ma al 30 del mese, ultima rilevazione dell’Istituto superiore di sanità, i valori erano già aumentati. In mattinata Razza ha incontrato in teleconferenza l’Iss e il Ministero della Salute: “Mi è stato assicurato che nei prossimi giorni la cabina di regia nazionale valuterà i dati siciliani”.