Cinquantasette posti in palio per 9.600 candidati. Ma il primo concorso della nuova stagione si è già bloccato. O meglio, l’ha stoppato il direttore generale dell’Arpa (l’agenzia che si occupa di protezione ambientale per la Regione), Vincenzo Infantino. “Se non lo avessi fatto – ha dichiarato a Repubblica – avremmo esposto la procedura a un gran numero di contenziosi. Adesso riapriremo le candidature e faremo una sola prova per bruciare i tempi”.

Tutto ha inizio il 27 ottobre: quando manca un mese alla preselezione, il direttore amministrativo, Pietro Maria Testaì, cambia in corsa le regole del gioco. Un avviso integrativo pubblicato a tempo quasi scaduto, infatti, dà la possibilità ai dipendenti interni, ai quali il concorso riserva una quota dei posti in palio, di evitare la preselezione, passando direttamente al “secondo turno”. Il giorno dopo l’avviso viene annullato. Si torna ai blocchi di partenza, così, dal 30 novembre al 2 dicembre, va in scena la preselezione: i 9.668 candidati, divisi in cinque categorie, si sono cimentati alle Ciminiere di Catania con un test a risposta multipla.

Da allora, però, non è stata stilata alcuna graduatoria. I sindacati hanno dato battaglia affinché gli interni non sostenessero le prove selettive, così Infantino è stato costretto a tornare sui propri passi: “La procedura concorsuale – si legge nell’ultimo decreto – non si è perfezionata con l’adozione della graduatoria e la nomina dei vincitori, essendo posta in essere unicamente la pubblicazione del relativo bando e lo svolgimento della prova preselettiva, senza la verifica dei candidati preselezionati”. Poi ha rispedito indietro i plichi contenenti le prove. Adesso – sbuffa il direttore – abbiamo bisogno di fare in fretta. Per fortuna lo stato di emergenza ci consente di rifare la prova saltando a pie’ pari la preselezione. Tutte le candidature già presentate saranno considerate valide, ma si riapriranno i termini per concorrere. L’alternativa era una lunga lista di ricorsi”. Che comunque arriveranno per l’annullamento della pre-selezione.

Il prossimo concorso programmato dalla Regione, che verrà bandito entro l’anno, riguarda i 1.135 posti nei Centri per l’Impiego. Ma sono in programma almeno un altro paio di procedure: per 46 posti nel Corpo Forestale e per 300 tecnici con assunzione a tempo determinato (per tre anni) alla Regione e nei Comuni per l’utilizzo dei fondi comunitari.