Nuovi orizzonti si aprono di fronte a Cateno De Luca, fresco sindaco di Taormina. Il quale, dopo la sfida a Schifani e l’elezione all’Ars (come leader dell’opposizione), non s’è più fermato. E’ campagna elettorale tutto l’anno. Anche se l’ultima notizia ha del clamoroso ed è riassunta nel titolo di Libero: “Renzi e Calenda appesi alle mutande di De Luca”. Sarebbero i due maggiorenti del Terzo Polo, secondo il quotidiano, a offrire a De Luca una candidatura alle suppletive del Senato, nel collegio di Monza e Brianza (quello lasciato vacante da Silvio Berlusconi), che si terranno nel prossimo ottobre.

Forza Italia da quelle parti candida il totem Adriano Galliani. “Galliani chi? Continui a fare il calciatore – commenta De Luca, intervistato dal Corriere della Sera – la politica è una cosa seria. Molti sottovalutano che in quel collegio il 50% degli elettori è meridionale e che dove ho giocato in prima persona, come a Messina e Taormina, ho vinto. Per natura non metto limiti alla provvidenza”. E ancora: “Vogliamo portare nel cuore della Lega la sfida della buona amministrazione e ripristinare il Regno delle Due Sicilie. Quindi prima mi candido a Monza, ne ho il diritto in quanto sono il sindaco d’Italia. Vittorio Sgarbi è incazzato perché io ho 5 gagliardetti e lui solo 4”.

Tornando alle alleanze, De Luca non ha mai fatto mistero di discutere comn Renzi e Calenda: l’obiettivo è un “matrimonio d’interesse” per le prossime Europee, dove De Luca vorrebbe aggregare più anime, eleggere un paio di deputati (nella circoscrizione Isole) e sbarcare a Bruxelles. Cosa diversa sono le suppletive: dispendiose e lontane da casa. De Luca avrebbe bisogno di un supporto organizzativo che neppure i due centristi, reduci da una separazione burrascosa, potrebbero garantirgli.

Nella sua diretta Facebook, De Luca aveva puntualizzato: “L’idea comincia a creare fibrillazione – ha detto De Luca -. Ma questa sarà la decisione di Sud chiama Nord: non voglio coinvolgere gli interlocutori coi quali discutiamo per le Europee”. Una candidatura “nel cuore della Lega”, come si affanna a ripetere, “sarebbe la mia sfida: non c’è nessun ragionamento con Renzi e Calenda, e non voglio mettere in imbarazzo nemmeno la Moratti, col quale ho un rapporto franco”. Insomma: le discussioni per le Europee proseguono, ma il progetto delle suppletive seguirebbe un binario diverso. Qualche settimana e sarà tutto più chiaro.