E’ stato il primo a chiamarlo quando è diventato sindaco di Terni. E ancora oggi è il suo consigliere principe, assiduo ma discreto. Strana coppia: l’invisibile con gli occhialini tondi che non rilascia più interviste e lo straripante roccioso ex parà, entrato nel bestiario della Zanzara su Radio24. Tuttavia capita spesso che Stefano Bandecchi interrompa cene e riunioni per le europee “perché devo rispondere ad Angelino”. Angelino Alfano, 53 anni e almeno tre vite all’attivo: tre volte ministro, già delfino del Cav., poi scissionista con più fortune di Di Maio e adesso avvocato a cinque stelle con poltrone in cda fondamentali. Il suo lascito politico è stato cedere Alternativa popolare a Bandecchi, tycoon delle università online, con incursioni nel calcio e nei media, da un anno “podestà” di Terni. Bandecchi dice che per anni ha finanziato, dopo averla fatta laureare, mezza politica italiana – “con almeno tre milioni di euro” – e che adesso si è messo in proprio. Dopo Terni, corre alle elezioni europee come segretario di Alternativa popolare. Partito aderente all’alveo del Ppe – grazie ad Alfano – come testimonia anche la lettera inviata da Manfred Weber lo scorso gennaio al primo congresso nazionale del partito bandecchiano, celebratosi ovviamente al palazzetto dello sport di Terni. Continua su ilfoglio.it