“Ho comunicato a Letta e a Barbagallo la mia decisione di rinunciare alla candidatura al Senato”. Parola di Antonello Cracolici, che già nel corso della direzione nazionale del Pd, nel giorno di Ferragosto, si era astenuto contro le decisioni assunte dal partito per la formulazione delle liste che avevano riservato alla Sicilia, al Senato, una sfilata di paracadutati: l’ex segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, e Antonio Nicita, componente della direzione nazionale (e siciliano soltanto d’origine). “Considero un grave errore politico – scrive Cracolici, che era secondo alle spalle della Furlan – aver indicato nelle posizioni eleggibili nei due collegi siciliani, due persone che non hanno un radicamento in Sicilia. Il Senato, anche per legge, è espressione delle regioni italiane. Il PD ha deciso di non dare voce alla Sicilia nel Senato della Repubblica. Questo errore è tanto più grave perché avviene nello stesso giorno in cui i siciliani sono chiamati ad eleggere il nuovo governo e i parlamentari della Regione. Neanche Renzi, che ha fatto una carneficina, con le liste fatte per la Sicilia cinque anni fa, aveva scelto parlamentari non siciliani per rappresentare la Sicilia al Senato. La mia amarezza è secondaria rispetto alla gravità dell’errore politico fatto che, temo, peserà sull’esito del voto. La vita va avanti”.

Tra i delusi della prima ora c’è anche Fausto Raciti, ex segretario regionale: “Il Partito democratico ha deciso di non ricandidarmi alle elezioni politiche. Posso fare a meno del Parlamento e soprattutto il Parlamento può fare a meno di me, ci sono esclusioni certo più significative. Continuerò la mia militanza senza farmi risucchiare dal vortice di rancori che continua a dominare i cicli politici del Partito democratico. Sono entrato in Parlamento a 28 anni e uscirne a 38 è un fatto fisiologico, dettato dalla mia lealtà ad un’area politica che ha espresso non di rado posizioni disallineate e da dinamiche di facile lettura per i pochi appassionati che scorreranno le liste siciliane e che stanno seguendo l’andamento della campagna delle regionali. Non è questo però il tempo dei bilanci. Ho fatto e continuerò a fare del mio meglio a servizio delle ragioni che ritengo proprie della sinistra riformista. In Sicilia, però, non tutti sorridono. L’escluso eccellente è Fausto Raciti, ex segretario regionale del partito”.

Il riassunto.

Alla Camera Sicilia 1 saranno candidati Giuseppe Provenzano, Teresa Piccione, Carmelo Miceli, Milena Gentile. Nel proporzionale Giuseppe Provenzano, Giovanna Iacono, Gianluca Nuccio. Alla Camera Sicilia 2 i candidati sono Stefania Marino, Giacomo D’Arrigo, Simona Caudo e nel proporzionale Valentina Scialfa, Cristina Buffa, Francesco Laudani. Alla Camera 3 i candidati sono Anthony Barbagallo, capolista, Glenda Raiti, Giuseppe Calabrese, Valentina Abaro. Negli uninominali alla Camera ci sono Erasmo Palazzotto, Gigi Bellassai, Valentina Scialfa, Giuseppe Arena, Felice Calabrò. Al Senato Sicilia 1 i candidati sono Annamaria Furlan, ex segretaria generale della Cisl dal 2014 al 2021, il deputato regionale Antonello Cracolici, Adriana Palmeri, Gandolfo Librizzi, in Sicilia 2 Antonio Nicita, Agata Iacono, Salvatore Branciforte, Antonella Russo.