Nella Lega scocca l’ora della tregua armata. Salvini-Bud Spencer non fa volare cazzotti, gli basta mostrare il pugno di ferro. Il duello all’Ok Corral di cui c’erano tutte le premesse si squaglia nel corso del lungo consiglio federale, che finisce a sera inoltrata. Sotto 50 minuti di discorso a braccio di Salvini, che impone la sua linea e soprattutto la collocazione in Europa “alternativa alla sinistra, di cui il Ppe è subalterno, avanti per un grande gruppo identitario e conservatore”. Scelta antitetica alla prospettiva di Giorgetti, che però si allinea. Seguono infatti una serie di interventi – a partire proprio dal ministro dello Sviluppo Economico – che, secondo fonti vicine al segretario, “ribadiscono totale fiducia nell’attività, visione e strategia” salviniana. Continua sull’Huffington Post