Movimento che vince, Lega che perde. Il quadro dei ballottaggi è chiaro, anche se Matteo Salvini, con una breve dichiarazione a margine del secondo turno a Gela e Mazara, prova a trasformare in successo anche l’insuccesso più palese: “Ringrazio gli amici Randazzo di Mazara del Vallo e Spata di Gela che si sono battuti come leoni al ballottaggio e che, insieme ad altre decine di consiglieri comunali leghisti, lavoreranno da oggi per il bene dei Siciliani. Sono orgoglioso della fiducia che tanti cittadini ci stanno dando per la prima volta, e non vedo l’ora che arrivi il 26 maggio per portare a Bruxelles il primo parlamentare europeo siciliano eletto con la Lega, per difendere un’isola tradita in passato da troppi politici eletti e poi spariti”. Ma all’interno della Lega siciliana, già provata dalla lunga disputa attorno a Francantonio Genovese – entra? Non entra? Quando entra? – l’intifada è in corso. In molti hanno individuato il responsabile del doppio ko in Alessandro Pagano, che nelle ultime due settimane aveva provato a tessere la tela con Giancarlo Cancelleri, leader del Movimento 5 Stelle, per un baratto di consensi fra Gela e Caltanissetta: “Sono inaffidabili, ci hanno tradito – si sussurra in ambienti del Carroccio, come riportato da Mario Barresi su “La Sicilia” -. I Cinque stelle non hanno rispettato i patti: noi li abbiamo sostenuti e fatti vincere a Caltanissetta, loro a Gela sono rimasti a casa e il nostro candidato non ha avuto uno solo dei loro voti”. Nel mirino è finito Pagano, che però ha già provato a convincere Salvini delle sue buone intenzioni: è il Movimento che ha tradito, punto.