La giunta regionale, su proposta dell’assessora alla Salute Daniela Faraoni, ha deciso di prorogare per altri cinque mesi (e non per due anni, come inizialmente previsto) l’incarico di Salvatore Iacolino come dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica. La scelta è motivata dall’urgenza di garantire continuità nell’attuazione degli interventi legati al Pnrr per la Sanità, evitando rallentamenti che potrebbero compromettere l’utilizzo dei fondi.
Tuttavia, secondo quanto emerge dal racconto di Repubblica, la decisione ha sollevato malumori all’interno della maggioranza di centrodestra. La proroga è avvenuta senza un nuovo atto di interpello, ovvero senza aprire la selezione ad altri dirigenti interessati, nonostante Iacolino sia un esterno alla pubblica amministrazione e il precedente interpello risalga al 2023. Una procedura che alcuni considerano discutibile, soprattutto dopo la recente rotazione dei dirigenti regionali.
Nella delibera, si sottolinea come la necessità di garantire l’efficienza e la continuità operativa del dipartimento sia prioritaria rispetto all’avvio di una nuova selezione. Sullo sfondo, il ritardo nell’utilizzo dei fondi del Pnrr (solo il 7,1% speso finora) e le criticità gestionali di Asp come quelle di Palermo e Trapani, ancora senza guida stabile. Al termine del periodo di proroga – è stato il commissario di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella, a segnalare il rischio di un’anomalia a Schifani – l’intento è di procedere con un atto d’interpello interno. Se questo dovesse andare a vuoto, si tornerà a cercare fra gli ‘esterni’ all’Amministrazione.