Arriva a Palazzo d’Orleans quel genio mediatico di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e lui corre a riceverlo, lasciando in asso un gruppo di mamme preoccupate per l’imminente chiusura della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Per carità, il cerimoniale e le relazioni esterne sono importanti ma non possono essere il problema centrale di un presidente della Regione. C’è la questione della Cardiochirurgia che a luglio se ne andrà in Calabria. E c’è l’angoscia della sanità convenzionata: dal primo aprile ai laboratori di analisi e agli specialisti verranno applicate tariffe che non potranno garantire la sopravvivenza. Le strutture, e soprattutto i pazienti, precipiteranno in un baratro dal quale sarà difficile tirarsi fuori. Ma Schifani ieri ha avuto occhi solo per Farinetti e per quella vaga promessa che suona sempre così: “Voglio investire in Sicilia”.