Ci sono i magistrati coraggiosi, quelli che vogliono sempre alzare il sipario sulle nefandezze del potere. E ci sono pure i giornalisti coraggiosi, quelli che promettono rivelazioni a puntate e annunciano a tutte le ore sfracelli e cronache tempestose. Nonostante la presenza di questi plotoni investigativi, la verità tarda però ad arrivare. Che fine ha fatto il tentativo di corruzione da cinquantamila euro, denunciato sei mesi fa dall’assessore regionale al turismo, Manlio Messina, nuovo eroe della legalità e della trasparenza? Si sa che i magistrati, anche quelli coraggiosi, amano i tempi lunghi. Ma è così difficile trovare un cronista che vada in giro per Palazzo di Giustizia a chiedere notizie dell’inchiesta? La febbre dello scoop è finita. Fatta la santificazione dell’assessore, i giornalisti coraggiosi sono diventati dubbiosi, silenziosi, quasi omertosi.