Se Giorgia Meloni avesse la benevolenza di fare un salto in Sicilia e di assistere a una seduta dell’Assemblea regionale toccherebbe con mano di che pasta è fatto il governo guidato dal suo amatissimo Nello Musumeci. Il Governatore, e il cerchio magico che lo affianca, hanno presentato, a cinque giorni dal termine ultimo, un bilancio gaglioffo che difficilmente il parlamento riuscirà ad approvare entro la scadenza del 30 aprile. I bulli di Palazzo d’Orleans hanno avuto quattro mesi di tempo. Ma per nascondere i buchi, i bluff, le manovre clientelari e le altre scempiaggini inserite tra i 24 articoli della Finanziaria, hanno pensato bene di escludere i partiti e di mettere il parlamento di fronte a un ricatto: o bere o affogare. No, cara Giorgia. Vieni di persona: le cose di Sicilia non meritano di essere guardate solo con gli occhi appannati dei tuoi colonnelli.