Presidente Musumeci, si contenga. Non c’è più bisogno di calcare la mano. Le anime belle di Sicilia non hanno, come lei, alcun dubbio: la colpa del disastro finanziario nel quale è precipitata la Regione è esclusivamente dei governi che si sono succeduti a Palazzo d’Orleans prima del suo insediamento. Cuffaro, Lombardo, Crocetta: sono questi i reprobi che, con le loro spese dissennate, hanno stretto al collo della Sicilia la forca di un bilancio che non le concederà più alcun margine di manovra. Si fermi qui, onorevole. Perché se malauguratamente le venisse in mente di scavare a fondo nelle maleodoranti caverne del passato – per esempio in quella di Raffaele Lombardo – le comparirebbe il fantasma del bullo che oggi siede con affettata magnificenza alla sua destra. E lei, di conseguenza, dovrebbe poi prendere decisioni che non avrà mai il coraggio di prendere.