Alle Scuderie del Quirinale di Roma, dallo scorso 19 ottobre e fino al prossimo 20 gennaio, c’è “Ovidio. Amori, miti e altre storie”. La mostra ideata e curata da Francesca Ghedini che, attraverso i secoli, ripercorre la “Metamorfosi” e l’“Ars amatoria”, alcuni degli scritti che sono valsi al poeta romano, vissuto fra il 43 avanti Cristo e l’8 dopo Cristo, l’ammirazione universale. E in quelle stanze, in quegli stessi giorni, c’è anche un po’ di Sicilia. Tocca a Sebastiano Lo Monaco, nativo di Floridia, attore televisivo, cinematografico e teatrale, l’onore di leggere i testi di Ovidio in video (l’allitterazione è fastidiosa ma vale il senso del discorso).

Un piccolo docu-film, meno di un quarto d’ora, in cui Lo Monaco, classe 1958, interpreta i versi rimasti immacolati, che s’inseriscono in una concezione, quella della Ghedini, che vuole rappresentare Ovidio come se il tempo non fosse mai trascorso. Con la sua fama di insegnare, emozionare e divertire (“docere, movere, delectare”) nei secoli, lasciando un messaggio reale attraverso le opere, i dipinti, i bozzetti, le statue e gli antichi manoscritti (provenienti da tutta Europa) dei vari artisti che lo hanno rappresentato in varie forme. La connessione con Lo Monaco, attore teatrale di prestigio, legato ai canoni della storia e della cultura classica, scatta automatica. Qualche anno fa si presentò sul palcoscenico nelle vesti di Ulisse, nell’opera “Il mio nome è nessuno” di Valerio Massimo Manfredi con la regia di Alessio Pizzech.

Lo Monaco raccoglie i personaggi più celebri e disparati che la storia ha seminato per lui, e per tutti, nell’antologia e nella letteratura. In questi giorni torna a teatro con Ciampa, il 40enne un po’ grottesco di Pirandello (autore amatissimo da Lo Monaco) che, tradito dalla moglie, cerca di aggrapparsi al suo amore infedele e pur di non perderla, decide di condividere la compagna con un altro uomo. E’ “Il berretto a sonagli”, che va in scena a Foligno. Sua anche la regia. L’attività eclettica di Lo Monaco, a spasso tra cinema, tv e teatro, è davvero ricchissima di spunti: di recente è apparso nella serie “Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo” con la regia di Ricky Tognazzi, ma ha anche interpretato piccoli camei ne “Il commissario Montalbano”, ad esempio nell’episodio de “La giostra degli scambi”. L’ultima apparizione al cinema, anno 2010, in “La vita è una cosa meravigliosa” di Carlo Vanzina. Poi tantissimo teatro: da Pirandello ad Arthur Miller, fino a Shakespeare. Ora è il turno di Ovidio e del buon Ciampa.