Uno dei pochi motivi d’orgoglio in questa stagione zoppicante del Palermo, si chiama Lorenzo Lucca: classe 2000, professione bomber. E’ il primo della formazione rosanero ad aver raggiunto la doppia cifra per gol segnati: 10, con la doppietta di ieri sul campo della Turris, che ha consegnato alla squadra di Boscaglia la seconda vittoria di fila dopo quella casalinga contro il Bisceglie. Quando Lucca – ma va – aveva segnato un’altra doppietta. C’è già chi paragona questo stantuffo di appena 20 anni, lunghe leve e movimenti un po’ scodinzolanti, al primo Luca Toni. Che dopo un avvio appannato, segnò più di 30 gol nella stagione 2003-04, la prima in rosanero, culminata con una prodigiosa scalata alla Serie A. Da Zamparini a Mirri sono cambiate un po’ di cose, ma i tifosi – quasi rassegnati di fronte a una gestione societaria incerta e un campionato sulle montagne russe – sperano che l’intuizione dei due presidenti combaci. Lucca, più di Toni, ha dimostrato un’incredibile castagna: la botta da trenta metri con cui acciuffò il Bari sull’1-1 prima della pausa natalizia, resta un cimelio nel panorama dei gol più belli. Lorenzo ha fatto la gavetta al Toro, dai pulcini in su, prima di passare dal Vicenza, con cui bagnò l’esordio tra i professionisti nel campionato 2017-18. Poi la Primavera del Brescia e ancora quella del Torino, prima che nell’estate di Mirri il Palermo si facesse sotto. Contratto in prestito per un anno. L’estate scorsa il ragazzo si svincolò a zero per accasarsi definitivamente al “Barbera”, dove sogna di inseguire le orme di un fantastico predecessore. E’ già il miglior marcatore dell’era Mirri: piccoli segnali che potrebbero diventare grandi.