Gli avvocati siciliani sono stati inseriti tra le categorie a rischio e avranno priorità nel programma di vaccinazione. Lo ha deciso la Regione, che ne ha dato comunicazione ai Consigli dell’Ordine forense dei quattro distretti di Corte d’appello dell’Isola. La decisione è stata accolta con favore dalla categoria e il presidente dell’Ordine di Palermo, Giovanni Immordino. “Sin dall’inizio della pandemia e anche in pieno lockdown – dice Immordino in una nota – gli avvocati hanno continuato a lavorare, per svolgere la loro funzione sociale e garantire il pieno diritto di difesa. Hanno continuato ad andare in udienza, a incontrare i clienti, a recarsi presso le case circondariali per assistere i detenuti. Tutto questo mettendo sempre a rischio la propria salute”. Nei giorni scorsi un appello dall’Unione degli Ordini siciliani era partito anche a seguito del contagio di un professionista palermitano. “Ringrazio Armao e Razza – ha concluso Immordino – per la sensibilità dimostrata nell’accogliere la richiesta del nostro Consiglio dell’Ordine di inserirci tra le categorie a rischio per il piano di vaccinazione”.

La Regione pronta ad acquistare i vaccini in autonomia

“Stiamo lavorando per potere procedere a una fornitura autonoma di vaccini, che consenta in Sicilia di poterci muovere con più facilità per realizzare il piano di somministrazione che abbiamo immaginato il mese scorso. Non siamo nella fase contrattuale, e non vi dico se l’interlocuzione appare solida o meno, sono molto prudente. Il nostro obiettivo è quello di renderci autonomi, come quando abbiamo acquisito i Dpi attraverso l’Ismett”. Nello Musumeci sgancia la bomba durante una conferenza stampa col presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano. Il piano vaccinale va a rilento per la carenza di forniture, così il governatore fa il passo più lungo della gamba, ben sapendo di andare incontro a un netto rifiuto (per ora): “Mi risulta che anche il collega del Veneto si sia mosso in questo senso. Abbiamo detto di essere disponibili a imboccare questa strada, vediamo cosa pensa di fare Arcuri – ha spiegato Musumeci -. Dobbiamo comprendere se questa iniziativa viene autorizzata dal governo centrale”.

Una linea ribadita a Repubblica, questa mattina: “Ci stiamo pensando, ma servono accordi e autorizzazioni”. Nessun pregiudizio sullo Sputnik, il vaccino russo che però non ha ancora ottenuto il via libera dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco: “Non ne faccio questione di pregiudizio ideologico, ma ripeto: servono le autorizzazioni”. In Sicilia non si è ancora completata la fase-uno, riservata a operatori sanitari e ospiti delle Rsa. Centomila persone, su un target iniziale di 141 mila, hanno ricevuto il richiamo (la percentuale di chi si rifiuta, negli ospedali, è del 10-15%). E’ iniziata ovunque la somministrazione del vaccino AstraZeneca, che sarà possibile inoculare anche ai 65enni, purché in buone condizioni di salute. I primi a riceverlo sono docenti e forze di polizia.

In Sicilia vaccinato il 2% della popolazione

I dati settimanali della Fondazione Gimbe di Bologna, diretta da Nino Cartabellotta, rilevati dall’11 al 16 febbraio, collocano la Sicilia all’undicesimo posto tra le regioni per quanto riguarda la popolazione che ha completato il ciclo delle vaccinazioni: 2,07%, rispetto a una media nazionale del 2,18%. L’Isola è preceduta dal Molise e seguita dal Lazio.
La classifica vede in testa la provincia autonoma di Bolzano con il 4,15% e si chiude con la Calabria, ferma all’1,46%.
Le dosi somministrate sono state destinate per il 69% agli operatori sanitari, il 24% a personale non sanitario, il 7% a ospiti delle Rsa. In miglioramento i dati dei contagi e dei ricoveri: sono 707 gli attualmente positivi ogni 100 mila abitanti; 25% i posti letto occupati in area medica per i pazienti affetti da Covid e il 19% quelli in terapia intensiva.

Il bollettino di giovedì

Sono 480 i nuovi positivi Covid19 che si registrano oggi in Sicilia con 24.774 tamponi processati e una incidenza di poco inferiore al 2,0%. La regione è all’undicesimo posto nel numero dei nuovi contagi giornalieri. Le vittime sono state 26 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.941. Gli attualmente positivi sono 33.004, con una diminuzione di altri 651 casi rispetto a ieri. I guariti sono 1.105. Negli ospedali tornano a diminuire i ricoveri, adesso sono 1.075, 40 in meno rispetto a ieri; diminuiscono i ricoveri anche in terapia intensiva: sono 145 (-9). La distribuzione nelle province vede Palermo con 176 casi, Catania 111, Messina 51, Siracusa 50, Caltanissetta 29, Ragusa 24, Agrigento 16, Enna 16, Trapani 7.