Piazza San Pietro completamente deserta, e il Santo Padre lì in mezzo. Da solo. Bergoglio, sotto la pioggia, ha celebrato la più incredibile delle omelie: “Da settimane sembra che sia scesa la sera – ha esordito Papa Francesco durante la sua preghiera, prima della celebrazione Urbi et Orbi – Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante” e “ci siamo ritrovati impauriti e smarriti”, “presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa”. “Ci siamo resi conto – ha proseguito Bergoglio – di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”.

Il mondo è chiamato a dare “un significato” a questo tempo così difficile riscoprendo nuovi spazi per la solidarietà, osserva il Papa nella preghiera a piazza San Pietro, sferzata dalla pioggia. “Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Abbracciare la sua croce – sottolinea – significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità e di solidarietà”.

Il Papa ha pronunciato la sua preghiera in un silenzio assordante. La sua voce aveva come sottofondo solo il battere della pioggia e il verso dei gabbiani. Una situazione del tutto inedita. Nella preghiera speciale a San Pietro il Papa “implora” Dio. “Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: ‘Svegliati Signore!'”, “non lasciarci in balia della tempesta”. “Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta”. Papa Francesco ha pregato pure per i medici in prima linea, e per i politici che in queste ore sono alle prese con scelte difficili.