L’esigenza di mantenere in squadra Giancarlo Cancelleri sta turbando gli equilibri interni al M5s nella partita del sottogoverno. Di Maio pretende la conferma del viceministro alle Infrastrutture, ma i detrattori gli fanno notare che l’ex vicepresidente dell’Ars sarebbe al quarto mandato: due da parlamentare regionale e un paio di viceministro (non eletto). I grillini, inoltre, hanno a disposizione solo 11 posti per la squadra dei sottosegretari, di cui tre già assegnati: Buffagni (Sviluppo economico o Transizione ecologica), Castelli (Economia), Sileri (Salute). A giocare a favore di Cancelleri, però, è la consapevolezza del M5s di dover garantire rappresentanza al Sud, dopo aver scelto tre ministri del Nord – dove i grillini non hanno più voti – nella squadra di Draghi. Resta in corso, ma defilato, Giorgio Trizzino, l’ex direttore sanitario dell’ospedale Civico di Palermo. Ma anche negli altri partiti non s’intravedono siciliani: né in Forza Italia, dove Berlusconi ha presentato una mega lista con 23 nominativi (ma solo 7 posti disponibili), tanto meno nel Pd (dove Provenzano non verrà relegato in ruoli inferiori a quelli già ricoperti). Crollano le chance di Lagalla e Armao, che gli addetti ai lavori non hanno mai considerato per davvero. Mentre, in questo gioco a incastro, Stefania Prestigiacomo coltiva una piccola speranza di succedere a Mara Carfagna nel ruolo di vicepresidente della Camera. I nodi verranno sciolti entro oggi, al massimo domani.