La mossa a sorpresa di Raffaele Stancanelli: nonostante il diverbio e la “cacciata mascherata” di Musumeci al congresso regionale di Diventerà Bellissima, l’ex sindaco di Catania ha deciso di non abbandonare il movimento del governatore. E di rimanere dentro. Con una sua corrente? Senza scomodare paragoni che fanno tanto Pd, lui ci sarà. Proverà a lavorare. A convincerlo sono stati – dice lui – i numerosi messaggi ricevuti dopo l’intervento dell’hotel Sheraton, anche da parte di gente molto vicina a Musumeci, che lo ha invitato a non mollare. Stancanelli, che al Senato è iscritto al gruppo del Meloni, è uscito umiliato dal confronto di domenica con Musumeci.

E’ stato l’unico, almeno pubblicamente, a perorare la causa di una lista unitaria con Fratelli d’Italia alle Europee. Musumeci non solo ha scelto di non partecipare al voto del 26 maggio, ma ha anche minacciato chiunque dovesse fare propaganda – per altri s’intende – con l’espulsione dal partito (qui i grillini vanno scomodati per forza). Stancanelli, che è stato coordinatore e fondatore di Diventerà Bellissima, ha scelto però di restare e combattere la sua battaglia dall’interno: “Voglio capire se la base ha lo stesso rancore e livore, se ha la stessa rabbia e cattiveria nei toni e nei contenuti delle frasi del presidente, o se c’è la possibilità di fare discorsi politici. Io credo che Diventerà Bellissima può avere un ruolo importante nei prossimi mesi e per questo continuerò a lavorare”.