Pure i bambinetti sanno che il voto segreto è uno strumento infido. Il presidente Musumeci lo ha definito vergognoso e ha pesantemente insultato il deputato che lo aveva proposto. Ma il voto segreto è lì, nei regolamenti dell’Ars. E’ incistato nella vita della Regione, come tante altre norme più o meno discutibili. Il colonnello Nello sarebbe stato molto più credibile nella sfuriata contro Sammartino se in passato avesse rivolto un attacco della stessa virulenza contro altre e ben più sostanziose vergogne. Che invece lo hanno lasciato indifferente: è rimasto muto sulla vergogna della cassa integrazione, sullo scempio del pilone Himera, sull’inferno della Palermo-Agrigento, sullo scandalo dei novanta milioni pagati per un censimento fasullo. Diciamolo: se voleva essere Savonarola non c’è riuscito. Con le sceneggiate si imita solo Mario Merola.