Scusate, ma siamo confusi nel bene. Qual è, sincerissimamente parlando, lo scandalo più scandaloso dei tanti che in queste ore attraversano la Sicilia? C’è quello putrido e maleodorante della monnezza, con diecimila tonnellate di rifiuti lungo le strade che nessuno sa ancora come rimuovere. Ma c’è anche lo scandalo di Lampedusa, di un’isola flagellata dai giochi proibiti di Matteo Salvini e delle Ong sulla pelle dei disperati. E poi c’è la grande, mastodontica vergogna della corruzione che sistematicamente travolge e coinvolge partiti e uomini di governo, avventurieri e organi di controllo, burocrati e clan mafiosi. Verrebbe da urlare. Dov’è il Governatore che aveva fatto dell’onestà-tà-tà la sua bandiera? Dove sono le mezzecalzette che promettevano un mondo di perle e di rose e che oggi affogano pure loro in un cumulo di immondizia politica e istituzionale?