Si sono sentite le urla. Raccontano che dopo le uscite di Giuseppe Conte di ieri su Regionali, soccorso azzurro e Mes, in un ufficio di governo occupato da 5 stelle l’ira si sia sentita fin nei corridoi. L’incontro con Nicola Zingaretti tenuto coperto fino all’ultimo minuto utile e la passeggiata per andare a pranzo con il suo staff (ormai un format, insieme al caffé, per quando si vuol parlare “casualmente” con la stampa) hanno avuto il merito di ricompattare il Movimento. Tutti uniti nel considerare inaccettabile la deriva presa dal premier. Un importante esponente di Governo sbotta: “Nel migliore dei casi è afflitto alla sindrome di Renzi, nel peggiore si crede Napoleone. Ha perso del tutto il contatto con la realtà. Poi è inutile che ci chiama per chiederci per favore la desistenza”. Continua a leggere sull’Huffington Post