Nella Sicilia dei miracoli – quella dei ponti dietro l’angolo, delle barche piene di soldi e dei bilanci pieni di guai – capita anche di incontrare un presidente che non ama la banalità delle frasi fatte, che non va in giro salmodiando “faccio questo per la mia terra”. E’ il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, 37 anni. In una intervista a La Sicilia, ha detto proprio così: “E’ una banalità dire che sarò il presidente di tutti. Sarò il presidente di chi porterà avanti proposte serie e legittime”. Vivaddio. Onestamente di presidenti che annunciano dieci, cento, mille mirabilie al giorno non se può più: parlano con il linguaggio vecchio e ammuffito degli addetti stampa e non sanno di avere come interlocutori solo i velinari e i leccaculisti. Sono malmostosi, rissosi, livorosi, sospettosi. Galvagno no, parla la lingua limpida della realtà. Un giovane, finalmente.