Ercole Patti, la sua raggiante Catania, l’erotismo, i vigneti etnei, i caffè di Roma, il fascismo e la giovinezza, il cinematografo e gli scherzi telefonici. Sapeva distruggere il fanatismo della purezza: “Il mio primo incontro fu un romanzo che tirai giù da uno scaffale della libreria… La Cugina prometteva un’educazione sessuale sfacciata”. L’articolo completo su ilfoglio.it