“Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato”. Giuseppe Conte, su Facebook, ha anticipato l’esito della riunione di oggi in videoconferenza coi primi ministri europei. “Un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei nove Paesi membri, oggi segna una tappa importante – ha annunciato il presidente del Consiglio italiano -: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico. La Commissione – ha aggiunto Conte – lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.

“L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”. Lo ha detto, a quanto si apprende dall’Ansa, il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo. “Dovremmo dare chiaro mandato alla Commissione europea – ha proseguito Conte – di preparare il più presto possibile una concreta proposta per il Recovery Fund, fornendo un ‘ponte’ per anticipare le risorse quest’anno”. “L’emergenza sanitaria è diventata molto presto emergenza economica e sociale. Ma noi ora stiamo affrontando anche un’emergenza politica. Dovremmo rivedere il concetto di altruismo non solo nel senso di altruismo ma anche nel senso di un concetto meno romantico, quello della ‘comunità di interessi’: noi stiamo lavorando per preservare il mercato interno e in questa prospettiva non ci sono differenze tra Nord e Sud dell’Europa”.