C’è una foto che è stata diffusa dagli organi ufficiali della stampa mondiale.
Ritrae una bambina colpita durante i bombardamenti dei civili in Ucraina.
La bimba, avvolta in un fagotto di coperte, viene portata d’urgenza all’interno dell’ospedale.
Morirà di lì a poco.
A quella foto ne segue un’altra. Ritrae i suoi due giovani genitori abbracciati mentre piangono non lontani dalla sala operatoria.
Quelle due sequenze fotografiche consegnano alla Storia una verità che il mondo intero non potrà riporre nel dimenticatoio.
La bambina uccisa dalla folle violenza di un’aggressione inumana è il segno più evidente del crimine di guerra consumato da MAD VLAD e dalle sue schiere militari.
C’è un articolo del Codice penale italiano che recita: “Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”.
Rimanere spettatori di questo eccidio equivale ad esserne complici.
Intervenire sul campo di battaglia comporterebbe una pericolosa amplificazione del conflitto.
Ma il Diritto Penale ci insegna che un crimine in corso di esecuzione deve essere fermato con tutti i mezzi legali disponibili.
Presto. Prima che sia troppo tardi.
La legalità internazionale ha il suo strumento immediato nell’O.N.U. e nelle sue forze di deterrenza militare che possono – e devono – essere dispiegate a tutela della popolazione civile.
Il Tribunale per i crimini di guerra dell’Aja dovrà fare il resto, individuando tutti i registi di questo massacro e consegnandoli ad un processo oltre che al giudizio della Storia.

So bene che la conclusione cui mi accingo farà dubitare più di un lettore, ma la formulo lo stesso in nome di quella bimba di soli diciotto mesi cui è stata sottratta la vita.

Scomunicare un uomo senza Dio non ha alcun senso, allo stesso modo in cui non lo ha scomunicare un uomo di fede diversa dalla propria.
Ma scomunicare il capo di uno Stato che annovera tanti credenti e osservanti è un gesto che – oggi – farebbe capire al mondo da quale parte sta il male assoluto.

Che il Papa del nuovo millennio mediti questa scelta consegnandola alla coscienza di tutti i credenti…