No, stavolta evitiamo di richiamare Kafka. Perché la storia processuale di Calogero Mannino, ex ministro democristiano, non può essere ridotta a una “trama di insolente assurdità”. E’ molto di più. Ed evitiamo, se possibile, di cercare conforto nel libro di Giobbe, lì dove lo sventurato non riesce a spiegarsi l’accanimento del suo accusatore e infilza “quell’uomo” con parole affilate come lame… L’articolo completo su ilfoglio.it