Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (lunedì 30 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 14.758. Di questi sono risultati positivi 1.555 (+95 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.408 persone (+78). Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 86 (1 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 63 (19, 3, 4); Catania, 405 (142, 16, 27); Enna, 183 (120, 1, 11); Messina, 280 (128, 8, 17); Palermo, 229 (81, 17, 7); Ragusa, 30 (8, 3, 2); Siracusa, 62 (34, 21, 6); Trapani, 70 (26, 0, 1).Sono ricoverati 559 pazienti (+37 rispetto a ieri), di cui 75 in terapia intensiva (+4), mentre 849 (+41) sono in isolamento domiciliare, 71 guariti (+6) e 76 deceduti (+11).

Razza in contatto coi sindaci dell’Agrigentino
Si è tenuta in videoconferenza la riunione tra l’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, e la conferenza dei sindaci della provincia di Agrigento, convocata dal sindaco del capoluogo, Lillo Firetto. Al centro del vertice, a cui hanno preso parte anche i vertici dell’Asp, la richiesta di comunicazioni più aggiornate riguardo all’aggiornamento sui casi positivi e sulle persone rientrate nell’Isola; ma anche la previsione di adeguati posti letto di terapia intensiva e di degenza ordinaria, la più rapida trattazione dei tamponi rino-faringei e dei loro esiti, l’individuazione di adeguati percorsi interni nell’ambito delle strutture ospedaliere per dividere le aree covid da quelle ordinarie. Durante la conferenza è stato evidenziato quanto segue:

Tutti i cittadini che presentano una sintomatologia tipica della infezione da Covid-19 vengono già adesso trattati separatamente e immediatamente immessi nel ciclo terapeutico; lL’Asp fornirà giornalmente a tutte le amministrazioni comunali i dati richiesti al fine di garantire l’adeguata azione da parte degli Enti locali; è prevista l’attivazione in provincia di Agrigento di posti 203 posti letto dedicati al Covid-19 di cui 23 posti di terapia intensiva. Per i cittadini rientrati in Sicilia la Regione ha previsto un’azione di monitoraggio che comporta, sul piano organizzativo, la realizzazione di più attività. Ciò inevitabilmente produrrà il possibile protrarsi dell’isolamento: è una misura adeguatamente contenitiva e fortemente precauzionale, adottata solo nella nostra Isola, che contribuisce a limitare significativamente il contagio. “Ringrazio tutti i sindaci intervenuti – ha detto Razza – e sono a disposizione con il mio Ufficio di Gabinetto di tutti loro e dei loro colleghi. Mai come in questo momento la collaborazione istituzionale è la lealtà reciproca rappresentano un valore da garantire con impegno. Da parte mia c’è la volontà di operare in questa direzione”.

Esperti, aumentano pazienti che escono dalla rianimazione
“Nell’ultima settimana la rete delle Terapie intensive (Rianimazioni) attivate in Sicilia, per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 che sono andati incontro a grave insufficienza respiratoria e ventilazione controllata con intubazione, registra il recupero della funzione ventilatoria autonoma in una percentuale che oscilla dal 20 al 40 per cento dei pazienti ammessi. Si tratta di una percentuale variabile in rapporto alla severità del quadro di esordio e alla “fragilità” dei pazienti (leggi età avanzata, patologie concomitanti)”.

Lo fa sapere il Comitato tecnico scientifico istituto dalla Regione Siciliana per l’emergenza Coronavirus. “Tale dato – sottolineano gli esperti – fa ben sperare perché è in linea con i migliori dati nazionali di recupero di tali gravissime forme di insufficienza respiratoria e conferma che un trattamento nei tempi giusti e con risorse disponibili, che in queste ore si sta registrando grazie al contenimento e all’isolamento messo in atto sul territorio regionale, può permettere risultati in termini di salute pubblica altrimenti non raggiungibili”.

Il Comitato specifica inoltre che “i pazienti dimessi dalle terapie intensive, ovviamente,.non rientrano ancora nel novero dei guariti, ma le loro condizioni di salute, seppur ancora precarie, fanno ben sperare. Il contenimento della pandemia e lo “stare a casa” stanno permettendo una adeguata e corretta assistenza nelle nostre Terapie intensive, ma invitiamo tutti a non abbassare la guardia e continuare a rispettare le regole”.

Troina diventa zona rossa. Il sindaco ha la polmonite
Troina è il quarto Comune siciliano che diventa “zona rossa” (dopo Agira, Salemi e Villafrati). Lo ha deciso, con una propria ordinanza, il presidente della Regione Nello Musumeci, sentito il primo cittadino dell’Ennese. Fino al 15 aprile, nel centro montano dell’entroterra vigerà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari, di beni e servizi essenziali. Inoltre, è consentito il transito, in entrata e in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

“Purtroppo il numero dei contagiati è salito a 109 e ancora mancano i risultati di quasi un centinaio di tamponi. Troina da ieri sera è stata dichiarata “Zona rossa”: una scelta forte ma obbligata vista la grave situazione”. Lo ha detto il sindaco di Troina, Fabio Venezia, con un post su Facebook. “I primi operatori sanitari dell’esercito sono già a lavoro e altri 16 fra medici e infermieri sono arrivati stamattina per dare supporto nei reparti dove sono ricoverati i disabili. Il mio pensiero commosso è rivolto a Elena, la ragazza disabile che purtroppo ieri non ce l’ha fatta, e a quanti sono in questo momento in ospedale o a casa a lottare contro questo oscuro male”.

“La vostra vicinanza mi ha molto commosso – ha proseguito il sindaco – Per chi in queste ore è in apprensione per il mio stato di salute voglio dirvi di non preoccuparvi. Mi trovo a letto con un po’ di febbre e ho dolori in tutto il corpo. La TAC ha evidenziato purtroppo un principio di polmonite e due piccoli focolai negli alveoli polmonari. Ho iniziato le cure. Mi sento un po’ debilitato ma fin quando le forze mi assisteranno continuerò a fare quello che posso. Per fortuna sono circondato da eccellenti collaboratori che in queste ore hanno raddoppiato il loro impegno nella gestione dell’emergenza e tutti insieme non molleremo fino a quando tutto non sarà finito”.