Superato, in Sicilia, il milione di dosi di vaccino somministrate. Alle ore 20, secondo i dati forniti della task force per la vaccinazione della Regione, sono 1.001.677 le inoculazioni complessivamente effettuate. In 683.753 hanno ricevuto la prima dose, 317.924 hanno completato il ciclo di vaccinazione ricevendo anche la seconda. In dettaglio, sono state somministrare complessivamente 758.534 dosi del siero Pfizer (454.681 le prime inoculazioni, 303.853 le seconde), 198.157 quelle di Moderna (184.430 le prime, 13.727 le seconde), 44.986 quelle di AstraZeneca (44.642 prime dosi, 344 richiami). Questa la distribuzione delle somministrazioni complessive (prima e seconda dose) nelle singole province: 76.343 ad Agrigento; 49.089 a Caltanissetta; 217.366 a Catania; 40.288 a Enna; 134.466 a Messina; 260.083 a Palermo; 68.288 a Ragusa; 69.373 a Siracusa; 86.381 a Trapani. I dati sono in continuo aggiornamento, poiché i Centri vaccinali sono ancora in attività.

“Dobbiamo compiere uno sforzo corale in Sicilia per tornare a fare decollare la vaccinazione con AstraZeneca. Concordo con le parole del capo della Protezione civile Curcio: non possiamo fare prevalere i timori, dimenticando il valore strategico della vaccinazione”. Per questo il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha “dato disposizioni all’assessorato della Salute di promuovere un’iniziativa straordinaria per un “open day” in tutti gli hub e in tutte le principali sedi di vaccinazione. Venerdì, sabato e domenica, dalle 8 alle 22, si potranno vaccinare senza prenotazione tutti i cittadini nel target AstraZeneca (a partire da sessant’anni di età). Non è etico tenere bloccate quasi centomila dosi di questo vaccino perché non ci sono adeguate prenotazioni. Chiedo la collaborazione di tutti, dagli Ordini professionali al sindacato, perché serve tornare a correre come prima. Siamo stati un esempio nelle scorse settimane, adesso non può vincere la paura”.

Intanto, ecco i primi problemi sul fronte Johnson&Johnson. Mentre sono attese in Italia le prime dosi del vaccino Janssen, negli Usa, riporta il New York Times, ne viene chiesta la sospensione. La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno di usarlo nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.

In una nota Johnson&Johnson spiega di aver deciso di ritardare le consegne dei suoi vaccini in Europa: “Siamo a conoscenza degli estremamente rari” problemi avuti da “un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino. Il Cdc e la Fda stanno rivedendo i dati relativi a sei casi negli Stati Uniti su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per precauzione, il Cdc e la Fda hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino”. “Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all’Europa”, osserva Johnson&Johnson.

Creati 17 nuovi hub vaccinali nelle province

Sono 17 i nuovi Centri di vaccinazione che la Protezione civile regionale sta realizzando in Sicilia e che si aggiungono a quelli già presenti nei capoluoghi di provincia e ai 98 esistenti presso ambulatori e ospedali dell’Isola. In base a questa nuova programmazione, quindi, a regime saranno 123 le strutture operative dove sarà possibile ricevere la somministrazione del vaccino anti Covid. Hub, ospedali e laboratori che costituiscono la dorsale principale di risposta all’emergenza sanitaria, per mezzo della quale la Regione intende riuscire a vaccinare in sicurezza 50 mila siciliani al giorno per conseguire l’ambizioso obiettivo di proteggere dal virus tutta la popolazione siciliana entro settembre. Su impulso del presidente della Regione, il capo del dipartimento della Protezione civile Salvo Cocina ha nominato una task-force di progettisti e rup composta da 23 tecnici interni specializzati, oltre ad avviare l’iter per l’approvazione e la realizzazione delle nuove strutture. I nuovi Centri avranno una configurazione analoga, ma più evoluta, rispetto a quelli già creati nei capoluoghi di provincia che quotidianamente somministrano già migliaia di dosi.

Ecco la mappa dei nuovi hub per provincia:
Agrigento: Sciacca (Casa albergo per anziani).
Caltanissetta: Gela (PalaCossiga).
Catania: Sant’Agata Li Battiati (Palazzetto dello sport); Acireale (Tupparello); Caltagirone (Palazzetto del diporto); Misterbianco (Laboratorio di città Nelson Mandela).
Messina: Palarescifina; Taormina (Parcheggio Lumbi, porzione da 2 mila metri quadrati).
Palermo: Centro commerciale La Torre e Casa del sole; Bagheria (Palazzetto della Città metropolitana); Carini (Centro commerciale Poseidon); Cefalù (Palazzetto dello sport “Marzio Tricoli” – contrada Mazzaforno); Misilmeri (Centro direzionale della ex Provincia c/o Area artigianale).
Siracusa: Portopalo di Capo Passero (Centro sportivo contrada Cozzo Spadaro)
Trapani: Alcamo (PalaDangelo); Partanna (Palestra).

Per quanto riguarda i territori di Ragusa ed Enna, al momento, non è emersa nessuna richiesta di integrazione hub. Le due Aziende sanitarie provinciali hanno, infatti, già allestito dieci Centri vaccinazione (cinque in ognuna delle province), ritenuti sufficienti per affrontare al meglio la campagna di dosaggio dei sieri.

Caronia (FI): Illogico escludere Protezione civile

“L’esclusione dalla vaccinazione proprio dei volontari della Protezione civile, in particolare quelli impegnati ogni giorno presso la Fiera del Mediterraneo e gli altri hub vaccinali oppure nelle attività di supporto alla popolazione in isolamento o quarantena, appare del tutto illogica e discriminatoria.” Lo ha dichiarato Marianna Caronia, che ricorda il lavoro svolto dai volontari in tantissimi servizi a livello nazionale e locale. “Si tratta – afferma la deputata di Forza Italia – di centinaia di persone che ormai da mesi stanno supportando l’intera macchina che lo Stato, la Regione e i Comuni hanno messo in piedi per contrastare il Covid e le sue drammatiche conseguenze per la popolazione; centinaia di persone che ogni giorno hanno contatto diretto con la popolazione fragile o con persone positive, la cui vaccinazione sarebbe quindi un semplice atto di buon senso per la sicurezza di tutti e del sistema nel suo complesso. Non posso quindi che sollecitare la Regione perché intervenga presso il Governo e presso il Commissario Covid nazionale per dare a questi volontari la priorità indipendentemente dall’età, così come tutt’ora avviene per il personale sanitario, per le forze dell’ordine e per il personale strutturato della stessa Protezione civile”.