I presidenti delle cinque Regioni che da lunedì entreranno nella zona di rischio arancione – Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia – chiedono con una lettera al Governo “di fornire doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione”. Questo per evitare, scrivono Zaia, Bonaccini, Fontana, Spirlì e Musumeci – “ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”.

Il nuovo decreto del ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede anche per la Sicilia la proroga dei divieti già decisi a livello nazionale per il weekend del 9-10 gennaio. Bar e ristoranti rimarranno chiusi (tranne che per l’asporto e il domicilio), non ci si potrà spostare fra i comuni. L’indice Rt (0.99-1.4) avrebbe permesso all’Isola di essere collocata in “zona gialla”, ma è stato il governo regionale a chiedere l’inasprimento delle misure, come conferma Nello Musumeci: “Siamo preoccupati per l’attuale andamento della curva dei contagi in Sicilia – ha scritto in una nota il presidente della Regione – per questo abbiamo chiesto al ministro Speranza, che ringrazio, di anticipare di almeno una settimana il provvedimento di istituzione della zona arancione. Nonostante l’indice Rt dell’Isola non prevedesse infatti questa classificazione, con grande senso di responsabilità, abbiamo così previsto misure più stringenti a salvaguardia del nostro territorio”.

Poche ore dopo, però, durante una visita all’albergo delle Povere con Matteo Salvini, il presidente della Regione ci ripensa. “Zona arancione? Non era proprio quello che volevamo. Io avevo chiesto la zona rossa per almeno una decina di giorni, ma il ministro Speranza ha deciso così. Pazienza…”. Anche il comitato tecnico-scientifico della Regione aveva chiesto l’istituzione della “zona rossa” per tre settimane. Alla fine ha prevalso una linea più morbida. Nell’ordinanza del governatore, oltre alle consuete regole previste dal Protocollo nazionale per la “zona arancione”, sono state aggiunte delle misure più restrittive. Ecco quali.

Controlli per chi arriva in Sicilia

Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatorio sul sito dedicato e tampone rapido), così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia.

Misure per gli esercizi commerciali

Previste misure di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali, con la previsione di screening per gli operatori. I sindaci hanno la facoltà di regolamentare l’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti.

Sospensione attività didattiche

Prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Analoghe disposizioni potranno essere adottate da parte della Conferenza dei rettori. Prosegue normalmente, invece, l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.

«Sono certo – afferma Musumeci – che tornerà a prevalere la responsabilità collettiva. Sarebbe assurdo se per la indisciplina di una minoranza si dovessero pagare, ancora, costi sociali ed economici enormi. Una parte importante, come sempre, per garantire l’effettività di queste misure – conclude il presidente della Regione – è affidata alle Forze dell’ordine. Auspico pertanto che vi sia una maggiore presenza, con il ricorso a tutto il personale disponibile, anche delle associazioni di volontariato della Protezione civile regionale».

Razza: servono misure di maggiore contenimento

I numeri di sabato

Sono 1.839 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 10.427 tamponi processati. Le vittime sono state 31 nelle ultime 24 ore: dall’inizio della pandemia 2.695 deceduti. I positivi sono 40.398 con un aumento di 726 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1.461, 15 in più rispetto a ieri. I ricoveri in regime ordinario sono 1.256 (+10); in terapia intensiva 205 (+4). I guariti sono 1.082. La distribuzione nelle province vede a Catania con 438 nuovi casi, Palermo 317, Messina 283, Ragusa 41, Trapani 254, Siracusa 197, Caltanissetta 92, Agrigento 157, Enna 60