Per molti, la noia è il contrario del divertimento; e il divertimento è distrazione, dimenticanza. Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà”. Autore di questa divagazione semantizzante è Dino, pittore trentacinquenne borghese e alieno… L’articolo completo su ilfoglio.it