Per carità, la Guardia di Finanza è stata encomiabile. Ha piazzato le telecamere nascoste, ha eseguito con scrupolo i controlli e alla fine ha presentato il suo bel rapporto all’autorità giudiziaria. Senza questo certosino lavoro di indagine i quarantadue assenteisti dell’assessorato regionale alla Salute sarebbero ancora lì, a sguazzare comodamente nell’illegalità. Tanto non avrebbero mai trovato un capoufficio disposto a richiamarli all’ordine né un direttore generale pronto a firmare una lettera di sospensione o di licenziamento. Ma il merito, oltre alla Guardia di Finanza, va alla moglie gelosa che, non trovando mai il marito dietro la scrivania, cominciò a sentire sulla propria testa il peso di un paio di corna e si premurò di sottoscrivere la denuncia dalla quale è scaturito poi tutto il putiferio. Evviva le corna, verrebbe da dire. Le corna della legalità.