Valentina Zafarana, del Movimento 5 Stelle, protesta per le inadempienze istituzionali relative ai servizi per i disabili psichici e le rispettive famiglie. “Da tre anni esiste la legge sul budget di Salute, legge di cui sono stata prima firmataria e per la quale mi sono battuta in prima persona, che implementa in Sicilia, unica in Italia, un modello organizzativo innovativo in grado di fornire una reale alternativa alla residenzialità cronica. Dopo due anni di attesa, sol perché le linee guida vedessero la luce, ad oggi si evidenzia un’applicazione a macchia di leopardo, disomogenea e parziale delle previsioni per i Piani Terapeutici individualizzati, con le nove ASP tutte in situazioni differenti, e alcune addirittura all’anno zero della programmazione”. “Non solo – spiega ancora Zafarana – molte ASP hanno stanziato le somme solo a partire dal 2021 o dal 2022 mentre la legge, essendo in vigore dall’Ottobre 2019, doveva essere rispettata già da allora, stanziando le somme previste. Non vorremmo mai che si perdessero somme destinate per legge, stimate addirittura in più di 20 milioni di euro, a servizi che dovevano arrivare ai cittadini che ne avevano bisogno e che invece sarebbero negati. Un’eventualità inaccettabile sulla quale continueremo a tenere i fari accesi”.

Non sono mancate, inoltre, le denunce riguardanti altre gravi criticità dei servizi, a partire dalla cronica carenza di personale in tutti i reparti pubblici che offrono assistenza, all’assenza di un numero congruo di Residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza, a Servizi Psichiatrici di Diagnosi e cura ridotti all’osso e non messi in condizione di portare avanti i progetti nel modo più adeguato. “Una vera integrazione socio-sanitaria è ancora una chimera per la Sicilia intera, in particolar modo per disabili psichici e le loro famiglie: ancora oggi, a distanza di cinque anni, si rimanda l’applicazione di un decreto ai prossimi mesi. Speriamo non siano promesse da marinaio” – conclude la deputata messinese.