E mentre il Palermo in campo annaspa, non è che fuori vada tanto meglio. L’ultima fidejussione bancaria messa a disposizione da Zamparini per saldare gli stipendi ed evitare la penalizzazione, ha aperto nuovi interrogativi sulla proprietà: non è che ancora l’imprenditore friulano, fra l’altro agli arresti domiciliari, il padrone del club? I dubbi non sono stati fugati dal pool di avvocati del diretto interessato. Anzi, si sono amplificati in seguito all’intervento della procura federale della Figc: “Sono stato a Palermo – ha detto il procuratore federale Pecoraro – ho avuto un colloquio con il procuratore di Palermo, a cui abbiamo manifestato la nostra preoccupazione per il club. Il proprietario è ancora Zamparini che in questo momento si trova agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni dovremo sentire, come Procura federale, proprio Zamparini, siamo stati autorizzati da Palermo, e vedremo cosa ci dirà. Il presidente Gravina è molto preoccupato perché ad oggi non sembra che ci siano acquirenti credibili”. Zamparini resiste, anche se il presidente sulla carta è Rino Foschi. Il quale ha sempre negato il coinvolgimento dell’ex (?) patron. Tocca a lui condurre le trattative per la cessione del club, che – a questo punto – potrebbero consolidarsi a giugno, quando si capirà se il Palermo giocherà in Serie A oppure no. Prosegue sotto traccia la discussione con gli americani di York Capital, che sembrano aver rinunciato all’acquisto della Sampdoria, ma anche gli incontri con Raffaello Follieri, che le assurde pretese degli inglesi avevano messo in fuga. Congelato, al momento, l’interesse del presidente del Genoa, Enrico Preziosi.