Radicati nelle oscure profondità del carattere nazionale (l’inclinazione a trasformare in “discorso” ogni dato concreto, il gusto per l’improvvisazione, la teatralità), gli ospiti fissi dei talk-show sono i veri eredi delle maschere della commedia all’italiana. Con l’idea di colmare almeno in televisione la distanza tra popolo e élite, Antonio Maria Rinaldi ritrova quando è in forma la stessa verve d’un Bruno Cortona nel “Sorpasso”, d’un Alberto Nardi nel “Vedovo”, d’un Manuel Fantoni prestato alla finanza, all’economia o a qualcosa che gli assomiglia. L’articolo completo su ilfoglio.it