Cristina Gallo ci ha lasciati. È stata una mamma tenerissima, una moglie esemplare, un’insegnante innamorata. È stata una combattente irriducibile. Non il caso e neppure la fatalità hanno deviato il corso della sua esistenza: Cristina è diventata simbolo, suo malgrado, di uno di quei casi che si definiscono di malasanità. Pur essendo provata dalla sofferenza, non si è mai arresa. Ha combattuto la malattia e insieme una battaglia per cercare verità e giustizia. Ha combattuto soprattutto per aiutare gli altri. Sono stato al suo fianco e sono stato orgogliosamente il suo “moschettiere”, come mi ha ripetuto tante volte. Oggi piango la morte di un’amica e di una implacabile guerriera dolcissima. Abbraccio Giorgio che con il suo amore è stato con i figli la vera àncora di Cristina. Per consegnare a tutti un briciolo della straordinaria persona che era, riporto un messaggio che ho ricevuto da Cristina quando era già consapevole che il suo destino era segnato: “… purtroppo… se io avessi avuto il referto del mio banale fibroma subito non avrei avuto metastasi, non sarei stata al quarto stadio, con il rischio di morire… tuttavia il bene che ne verrà mi dà sollievo e spero ci sia anche giustizia. Speriamo tutto questo possa servire a cambiare le cose… per i nostri figli e per chi non ha voce”.

Addio, Cristina.

Il tuo “moschettiere” continuerà insieme a te la battaglia. Implacabile, stanne certa.

Giorgio Mulè è vicepresidente della Camera dei Deputati

Mulè, vicepresidente della Camera