Roberto Calasso, con la sua Adelphi ispirata agli insegnamenti di Bobi Bazlen e di Luciano Foà, ha incarnato un momento di svolta radicale nella storia dell’editoria italiana. Ha contribuito a rivoluzionare la dieta culturale degli italiani, ha contagiato la cultura italiana con nuovi autori rimossi o misconosciuti, con nuovi filoni di pensiero e di meditazione, con intere aree geografiche. Ha bucato il pallone gonfiato della cultura autocensoria, del dogma razionalista, del progressismo convenzionale, del culto della linea, dell’ortodossia, del legame troppo stretto con gli imperativi della politica. Continua sull’Huffington Post