Calogero Pumilia

Nella politica dei furbi
il “modello Mancini”
non trova spazio

Non si è ancora spenta l’eco – si dice così con una modica dose di retorica – del successo dell’Italia del calcio costruita sulla serietà, l’impegno e lo spirito di squadra, che già una parte dell’Italia della politica torna a vestire i panni tradizionali, quelli dell’irresponsabilità e della furbizia. Di fronte alla ripresa dei contagi, Macron propone il green pass per ridurne il rischio e per spingere i riottosi a vaccinarsi. L’ipotesi trova vasti consensi in tutta Europa, ma fa insorgere Meloni e Salvini in nome della difesa della libertà, si capisce di quella di infettare, di fare ciò che si vuole senza tener conto del diritto degli altri, in questo caso il diritto alla salute, e di rimanere testardamente su una posizione antiscientifica e in fondo delittuosa. C’è una..

Addio stupore: la fiera della politica suscita ammirazione

Non ci fosse il campionato di calcio europeo, sarebbe proprio vero che in estate i giornali fanno fatica a trovare notizie di rilievo e sono costretti perciò a tornare su argomenti noti e di scarso richiamo. A chi può interessare che in Assemblea un deputato su tre ha cambiato partito e che i consigli comunali di Palermo e di Catania oggi hanno una composizione molto diversa da quella uscita dal voto? Chi può avere voglia di conoscere quante volte un eletto ha girovagato tra diverse forze politiche, e a chi pensate che la vicenda, che non riguarda solo la Sicilia, possa suscitare indignazione? A quanti è capitato per caso, per circostanze impreviste, di trovarsi ad occupare ruoli di rappresentanza istituzionale, a chi sta lì dove si trova perché cercava un..

La povera Sicilia e la fortuna impagabile di nascere cavallo

Nascendo in Sicilia, si ha il cinquanta per cento di probabilità in più dei bambini del centro-nord, di morire entro i primi mesi di vita. Se ce la fai, campi due anni meno della media nazionale. Ma prima di tirare le cuoia, se ti ammali e hai i soldi, sai dove andare a curarti. Difficilmente resti qui. Il lavoro non lo trovi e se c’è non è quello che corrisponde agli studi che hai fatto. Allora, o prendi il reddito di cittadinanza, resti sul divano a seguire i programmi della televisione e a chattare, oppure prendi il treno e diventi uno dei trentaseimila che nell’ultimo anno hanno lasciato l’Isola. Contribuisci così a desertificarla, la privi del contributo della tua intelligenza, ti porti via quanto è stato investito per la tua..

La distanza siderale
fra palazzo Reale
e i suoi inquilini

Un recente incontro in Assemblea regionale e una riflessione che ho cercato di contenere e razionalizzare per evitare che sfociasse nel qualunquismo di moda. Mentre ero lì, mi è venuto in mente di confrontare la maestosa grandezza del Palazzo dei Normanni e la qualità della funzione alla quale è destinato, lo straordinario accumulo di storia che vi si è depositato nei secoli e l’entità di quella prodotta negli ultimi decenni. Come fotogrammi di un film, ho rivisto alcuni dei personaggi che lì dentro sono stati protagonisti nel passato e che ho avuto l’opportunità di conoscere, e li ho confrontati con quelli di oggi, tra i quali, va detto, vi è anche chi esercita la propria funzione con dignità ed intelligenza. Ho pensato a quante speranze erano sorte intorno al Parlamento..

Grillo usa la Cina per riprendere il controllo dei 5 Stelle

Non è facile dare un senso preciso all’uscita di Grillo in difesa della Cina e contro le decisioni assunte dai sette “Grandi” nel vertice di Cornovaglia. In un Paese normale, la posizione del comico non avrebbe avuto alcun risalto. Ma quel comico governa di fatto, senza alcun ruolo formale, la più grande forza del Parlamento, la guida fin dalla sua nascita e, negli ultimi anni, l’ha indotta a compiere le scelte di maggiore rilievo, dall’accordo con Salvini per dar vita al primo governo Conte, a quello successivo e di segno opposto con il Partito democratico e, infine, l’ha forzata per partecipare all’esecutivo di Draghi. Con l’obiettivo di segnare il suo ruolo e di rendere palese una opinione difforme da quella del governo e della maggioranza, mentre il nostro Paese partecipava..

Il Cretto di Burri
profanato da storiacce
di mafia per la tv

Come fosse stato il logo del suo “polpettone” sull'universo mafioso, trasmesso giovedì 10 da La7 per quattro lunghissime ore, Giletti si è servito dell'immagine del Cretto di Burri. Con un improprio accostamento, l'opera di uno straordinario artista, la più grande del mondo en plein air, quella che come sudario ricopre e protegge le rovine di Gibellina ed eterna la memoria delle vittime del terremoto del 1968, ha fatto da fondale alle imprese di Riina, Provenzano, Brusca, Messina Denaro e del Gotha criminale siciliano. Le immagini di un capolavoro di incomparabile magia, che trasmette bellezza e cultura, i veri antidoti alla rozza violenza mafiosa, si sono sovrapposte a quelle delle stragi, dei crimini e degli eventi che hanno segnato tragicamente la storia della nostra terra, ai volti terribili degli uomini della..

Pd, la prima impresa di Letta è aver moltiplicato le correnti

La notizia è di quelle che alimentano la fiducia di iscritti ed elettori, rinsaldano il loro rapporto con il partito e confermano il cammino inarrestabile verso la vittoria. In tre mesi, da quando Enrico Letta è arrivato alla guida del Partito democratico, sono nate tre nuove correnti, portando ad undici il numero complessivo. Chi temeva che, stando alcuni anni a Parigi, Letta avesse dimenticato la storia e la vocazione dei democratici o volesse tentare di ridurli ad unità, di deviare il loro tragitto purviscolare, è stato chiaramente smentito. Il Partito democratico è vivo, mantiene i propri tratti identitari, respinge qualsiasi prospettiva di stringersi attorno al leader di turno, resta plurale, anzi lo diventa sempre di più, moltiplicando le proprie componenti. La strategia sembra suggerita da Klausewitz: spargersi nel territorio e..

Orlando è cotto. Ma chi dovrà succedergli è già in crisi

Di motivi per criticare Orlando ne esistono tanti. Gli ultimi anni della sua gestione non hanno dato risultati esaltanti. Per citarne solo pochi, tra quelli che appaiono più vistosi e che in qualche caso suscitano indignazione, basta riferirsi alla raccolta dei rifiuti, al dissesto delle strade e al tragico accumulo di bare nei cimiteri. Più in generale, si ha l’impressione di un progressivo appannamento dell’attività politico-amministrativa e dell’affievolimento di un progetto per la città, per il suo centro storico, che subisce la crisi e la scomparsa di molte delle sue attività tradizionali, sostituite da confuse iniziative commerciali, che riducono molte parti di essa ad una sorta di suq, facendole perdere identità e decoro, e per le periferie degradate, luoghi di diffusa illegalità, dormitori informi, con tanti giovani privi di lavoro..

Il centro gravitazionale che manca ai partiti di centro

L’Udc, i renziani di Italia Viva, il Cantiere popolare di Saverio Romano e Idea Sicilia, la nuova formazione di Roberto Lagalla, i gruppi che si collocano al centro della scena politica siciliana, ancora pochi giorni fa hanno ribadito di volere proseguire insieme, in vista delle elezioni comunali di Palermo della prossima primavera e di quelle regionali del successivo autunno. Non è possibile prevedere se il percorso sarà compiuto per intero, se arriveranno uniti alla meta, se sapranno conciliare varie ambizioni per esprimere candidati comuni per Palazzo delle Aquile e Palazzo d’Orléans, se sapranno elaborare una proposta credibile, con quali altre forze si alleeranno e se le loro aspettative si tramuteranno in consensi elettorali. Partiamo da una questione fondamentale, quella del progetto, che dovrebbe delineare l’identità del centro, fargli assumere la..

I grillini e la gogna dei vitalizi per riscoprire se stessi

I parlamentari Cinque stelle gridano con quanto fiato hanno in gola e il loro quotidiano scrive parole di fuoco e di fiele contro la decisione del consiglio di garanzia del Senato, organismo di appello della giurisdizione interna, che ha confermato il diritto al vitalizio per Roberto Formigoni – il “celeste”, così veniva esaltato al tempo del potere, o il “corrotto”, dopo le barche e le ville di lusso, frutto di illeciti vantaggi - condannato in via definitiva a cinque anni e dieci mesi per reati commessi da presidente della Regione Lombardia nella gestione della sanità. I Cinque stelle manifestano indignazione e utilizzano le espressioni più dure nei confronti dei “giudici” che, a maggioranza, hanno assunto il provvedimento – la più “elegante” tra loro è stata la ex ministra Azzolina, che..

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