Costantino Muscarà

Musumeci scarica sempre

Sulla spesa l'ultima diffida ai dirigenti. Ma nel mirino sono finiti pure deputati, sindaci e cittadini

I boia chi molla resistono. Li guida un Trantino in orbace

Prima invocavano Nello al grido di #ioVotoMusumeci. Ora siamo già alla fase-due: la beatificazione. Su Facebook è diventato “il presidente galantuomo” che pianta gli ulivi per farli crescere dritti. Sulla stampa, invece, “un presidente noto per integrità morale”, “un galantuomo capace, incontaminato, irricattabile” e un “eretico” perché fa prevalere gli interessi del popolo rispetto “alle ragioni indecifrabili della politica”. E’ così che l’ha definito, in un’intervista a La Sicilia, Enzo Trantino. Avvocato e factotum della destra catanese. Il capo indiscusso della vandea musumeciana, di chi cavalca l’ideologia senza arrendersi all’evidenza: “Vi è una forte, fortissima assemblea che lo reclama alla testa di una battaglia, quella per tenere salda un’autentica comunità di destini”, dice Trantino, che impegna l’amico Nello a riorganizzare “un popolo di destra ancora smarrito”. I ‘boia chi molla’..

Nello Musumeci e il rischio di un suo gioco allo sfascio

Ha spento l’interruttore e sbattuto la porta in malo modo. Ringraziando Meloni e La Russa. E schifiando il resto della compagnia. Nello Musumeci se ne va due volte nell’arco di una settimana: prima da presidente della Regione, evitando il confronto con il parlamento. Poi da (ri)candidato in pectore, stanco di attendere le determinazioni degli altri partiti, che ormai non lo sopportavano. Ha usato un mezzo – Facebook – e dei modi che non si confanno granché al prestigio dell’incarico ricoperto. Ma Musumeci è così. Uno sceriffo di cartone, che non ha mai perdonato agli alleati di interessarsi alla cosa pubblica e all’azione amministrativa, che pensava fossero di pertinenza sua e della sua giunta. E di nessun altro. Un fascista perbene e con la schiena dritta, che non retrocede neppure di fronte agli..

Regione. Perché Giorgia e Cesa vogliono trattare a Roma

Il punto non è decidere. Ma ‘dove’ decidere. Per questo, nel centrodestra, a ogni passo avanti ne corrispondono due indietro. Secondo Fratelli d’Italia, che in questo tira e molla non è disposto a cedere un metro, l’esito della partita siciliana dovrebbe decidersi a Roma. A un tavolo nazionale con Meloni, Salvini e Berlusconi. Perché, almeno lì, i patrioti sperano di poter fare la voce grossa, proiettando la partita siciliana in una dimensione ‘altra’. Dove non contano il merito (come ha lavorato Musumeci?) né il metodo (con quanti ha litigato Musumeci?); ma soltanto le impuntature e la geografia. E dove gli accordi tra i leader nazionali si baseranno soltanto sulla spartizione – un po’ bieca – delle regioni rimaste: il Lazio, la Lombardia, il Friuli… Tra i sostenitori di una soluzione..

La congiura dei lillipuziani blocca la giunta di Lagalla

Ma come può l’Udc, un partito del 3,7% alle ultime Amministrative, che esprime già il sindaco della città (guai a dimenticarsene: Lagalla ha aderito a settembre 2021), rivendicare la presenza di un assessore in giunta? Come? I lillipuziani del centro stanno bloccando la macchina amministrativa di Palermo, che ha tanti di quei problemi che non basterebbero due legislature per risolverli. Un posto in giunta, la guida di una partecipata: sono questi gli interessi ‘superiori’ della politica che non hanno consentito la nomina degli assessori, richiesta – per amor di patria – anche dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. L’Udc è uno di quei partitini che ha avuto anche troppo dalla vita. Non è l’unico, per carità. Ma sembra la reminiscenza imbruttita della Dc, che in nome di un vecchio blasone..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED