Huffington Post

Più che per Gaza, gli Usa
hanno paura di Iran e Cina

Sulla guerra in Medio Oriente piomba ciò che si temeva fin dall’inizio: la minaccia iraniana. "Se gli attacchi del regime sionista contro i cittadini indifesi e il popolo di Gaza continuano, nessuno potrà garantire il controllo della situazione e la ‘non espansione’ dei conflitti", avverte il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante il suo incontro con l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani. Da Washington il consigliere della Casa Bianca per la sicurezza Jake Sullivan ammette: “Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci a ogni eventualità”. Ecco perché gli sforzi statunitensi sono concentrati a evitare un’escalation. E un’invasione di terra da parte di Israele a Gaza sarebbe la miccia di una possibile escalation, evidentemente. L’operazione, che diventa sempre più una sorta..

Le fiaccole, la bandiera, l’inno
In migliaia a difesa di Israele

La difesa di Israele, del suo diritto di esistere, di resistere all’aggressione terroristica, di reagire al gravissimo attacco subito a causa di Hamas. E la condanna nei confronti del gruppo terroristico che sta costringendo Israele a piangere centinaia di morti. C’erano questi concetti, queste parole, nell’abbraccio che Roma - e buona parte della politica - ha dato alla popolazione d’Israele, nel corso della fiaccolata organizzata all’Arco di Tito dal Foglio. Quattromila presenti, tante kippah, tante bandiere d’Israele, e una voce sola: quella di chi vuole mostrare la sua solidarietà incondizionata al Paese che ha subito quello che il premier Benjamin Netanyahu ha definito “una barbarie mai vista dall’Olocausto”. È la stessa voce di chi, appartenente alla comunità ebraica mostra al suo vicino i video degli attacchi contro Israele, avvenuti sabato..

La triplice sfida per l’Occidente:
energia, migranti, terrorismo

In termini diretti non c’è alcuna connessione tra ciò che sta accadendo in Israele e in Ucraina, nel senso che non c’è Putin dietro l’attacco di Hamas. Del resto, Israele si è mossa in modo particolarmente prudente in questo lungo anno di guerra in Ucraina. Pur schierandosi per il sostegno a Kiev ha evitato di mandare armi, con un occhio alle comunità ebraiche in Siria. Però, pur non essendoci un rapporto diretto, le due vicende si incrociano, determinando uno scenario inedito: se la guerra del Kippur ebbe riflessi internazionali enormi, a partire dalla crisi petrolifera (ricordate in Italia le targhe alterne), questa vicenda si aggiunge a una guerra nel cuore dell’Europa. Destabilizzando un mondo già sufficientemente destabilizzato. Continua su Huffington Post

In guerra e sotto shock, Israele
rivive l’incubo di Yom Kippur

Israele è in guerra, come ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’operazione “Alluvione al-Aqsa” lanciata da Hamas questa mattina nel sud del Paese a cui l’aviazione israeliana ha risposto in maniera massiccia nelle ore successive. Ma Israele è anche un Paese sotto shock. Lo dicono i numeri di razzi e droni (questi ultimi sono un insegnamento della guerra in Ucraina) lanciati, di località sotto assedio, di morti, feriti e ostaggi - compresi alti ufficiali israeliani - portati a Gaza, senza dimenticare l’incalcolabile quantità di infiltrati. Lo dicono i giornali locali, che denunciano il più grande fallimento dell’intelligence israeliana negli ultimi cinquant’anni. Lo dicono i paragoni che vengono fatti: c’è chi parla di 11 settembre e chi della guerra del Kippur, scoppiata 50 anni e un giorno fa, di..

Dalla Bce all’Economist: i “poteri
forti” lavorano Meloni ai fianchi

Non è ancora chiaro quale strategia intenda adottare, o sta già adottando, la premier Giorgia Meloni, certo è che la pressione degli organismi internazionali - quelli che lei stessa in passato ha definito i "poteri forti" - sul Governo italiano e sulla legge di bilancio che si appresta a licenziare stanno gradualmente aumentando. Anche se non desta allarme ma solo attenzione, la risalita dello spread tra buoni del Tesoro e i bund decennali tedeschi a 200 punti base testimonia un crescendo nelle premure che i mercati stanno riservando ai titoli di Stato italiani. Un settimanale di riferimento per gli investitori come l'Economist ha pubblicato un articolo molto duro nei confronti della manovra che la premier e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stanno acchitando in vista del Consiglio dei ministri di..

Mestre. Salvini incolpa l’elettrico,
ma l’elettrico non c’entra nulla

La crociata di Matteo Salvini contro le auto elettriche va ben oltre il dibattito politico e irrompe nell’incidente di Mestre, dove la caduta di un bus da un cavalcavia ha provocato ben 21 vittime e numerosi feriti gravi. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stamane è entrato a gamba tesa sulle ipotetiche cause che avrebbero provocato o quantomeno "non impedito" l’incidente, allontanando il problema del guardrail vecchio e quindi non in grado di svolgere la sua funzione - come testimoniato anche dall’assessore comunale ai trasporti Renato Boraso, che ha dichiarato che "la sostituzione del guardrail era contenuta in un progetto che prevedeva il totale rifacimento dell'intero cavalcavia" - e addossando le colpe alle batterie elettriche del mezzo. "Non è un problema di guardrail” ha sentenziato..

Autobus giù dal viadotto a Mestre
Almeno venti morti e 40 feriti

Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla strada a fianco della ferrovia e che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme. Almeno ventuno morti, tra loro due bambini: al bilancio della tragedia si aggiungono 18 feriti. Le vittime sono di diverse nazionalità. A bordo c'erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati. L'autista era italiano e risulta tra le vittime. Una strage in un incidente che funesta Mestre verso sera. Continua su Huffington Post

I soldi non ci sono. Manovra
in deficit per 14 miliardi

L’impostazione della seconda manovra economica del governo di Giorgia Meloni sarà “seria e responsabile”, ma l’ombra del ritorno in vigore del Patto di Stabilità europeo, a partire dal prossimo anno, unito allo spread in crescita dopo la fine della luna di miele con i mercati, non impediscono al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, di mettere nero su bianco – nella Nadef approvata in serata dal Consiglio dei ministri – quello che fino a qualche mese fa non avrebbe mai immaginato di dover varare: per il 2024, il governo prevede un rapporto deficit/Pil tendenziale al 3,6% e un programmatico al 4,3%. Tradotto in soldoni, il governo intende raccogliere ben 14 miliardi di euro in deficit aggiuntivo rispetto alle previsioni. Del resto i soldi provenienti da spending review dei ministeri e altri interventi..

Sui migranti Salvini e Meloni
giocano a chi la spara più grossa

Un'altra giornata ad alta tensione tra Italia e Germania, sui migranti. La premier, Giorgia Meloni, ha scritto al cancelliere tedesco Olaf Scholz per lamentarsi della scelta di Berlino di aiutare chi soccorre i migranti in mare e chi li accoglie, in terra, in Italia. "Ho appreso - scrive la presidente del Consiglio - con stupore che il tuo Governo, in modo non coordinato con il Governo italiano, avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell'accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo. Entrambe le possibilità suscitano interrogativi". Lo stupore che fino a poche ore fa trapelava appena dai Palazzi del potere italiano ed era sbandierato solo dalla Lega, viene così esplicitato dalla premier, che in queste ore deve fronteggiare i crescenti..

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